Lezioni teoriche (6 cfu). Concetto di fossile, corpi fossili, tracce fossili. Informazioni ottenibili dai fossili. Concetto di specie: variabilità della specie; nomenclatura della specie; tipi della specie.
Biostratinomia e diagenesi. Processi di fossilizzazione: sostanze che costituiscono gli organismi viventi, sostanze che entrano in gioco durante la fossilizzazione, condizioni che determinano i processi. Tipi di fossili risultanti dai processi.
Principi di paleoecologia. I fattori ecologici.
Biogeografia e Paleobiogeografia: fondamenti, processi e finalità. Areali e distribuzioni. Endemismi. Regioni biogeografiche. Approcci concettuali alla biogeografia. Il centro di origine. La dispersione e la diffusione. Tipi di dispersione.
Stratigrafia e biostratigrafia: concetti e finalità. Le unità biostratigrafiche. Operatività in biostratigrafia ed esempi di zonazione. Correlazioni biostratigrafiche.
Rassegna dei principali gruppi sistematici di invertebrati marini includente a) elementi per il riconoscimento, b) storia evolutiva e significato stratigrafico, c) significato ambientale. Verranno trattati in maniera più o meno diffusa i seguenti tipi sistematici: protisti, poriferi, celenterati, briozoi, brachiopodi, molluschi, echinodermi, artropodi e emicordati.
L’evoluzione biologica: contributo della paleontologia.
Laboratorio (1 cfu). Consiste in esercitazioni pratiche, basate sull’esame del materiale fossile presente nella collezione didattica, finalizzate al riconoscimento dei caratteri diagnostici dei differenti gruppi di fossili considerati.
Attività di campo (1 cfu). E’ prevista almeno una escursione giornaliera finalizzata all’illustrazione e studio di località fossilifere didatticamente significative. Lo studente è tenuto a produrre una relazione personale su tale attività.