Lo studente acquisirà la conoscenza, oltre che dei principi generali che debbono guidare le scelte di criminalizzazione del legislatore, in particolare con riferimento all’ambito tributario (principi che, quindi, dovrebbero essere alla base della scelta, da parte del legislatore, tra “illeciti amministrativi” e “reati tributari”), delle linee fondamentali dello sviluppo della legislazione in ambito penal-tributario dal 1929. Tali preliminari conoscenze permetteranno un esame critico dell’oggetto principale di studio, rappresentato dalla disciplina di cui a d.lgs. 10.3.2000, n. 74: al termine del corso, lo studente avrà infatti acquisito la conoscenza delle fattispecie incriminatrici (nonché delle previsioni relative a tematiche di “parte generale”) introdotte da tale decreto legislativo, nonché delle modifiche allo stesso progressivamente apportate dal legislatore, e delle ragioni di politica criminale sottese agli interventi legislativi succedutisi nel corso degli anni in ambito-penal-tributario.
Il corso di diritto penale tributario ha ad oggetto gli illeciti penali in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, disciplinati dal d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74.
L’obiettivo che si prefigge il corso è quello di fornire, oltre ad un quadro completo ed approfondito degli attuali reati tributari (cioè degli illeciti ritenuti, per la loro gravità, tali da necessitare la previsione della più grave fra le “sanzioni punitive” contemplate dall’ordinamento), gli strumenti per comprendere e valutare le scelte di politica criminale (in particolare nel settore tributario) del legislatore: a tal fine saranno oggetto di studio anche i principi costituzionali che debbono orientare le scelte di criminalizzazione (in particolare, il “principio di offensività” e quello di “sussidiarietà”), e verranno esaminati, per linee generali, alla luce dei principi in parola, i sistemi sanzionatori che si sono succeduti nel tempo (in particolare, la L.
4/1929 e la L. 516/82).
Il corso ha ad oggetto gli illeciti penali in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, disciplinati dal d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74. L’obiettivo che si prefigge il corso è quello di fornire, oltre ad un quadro completo ed approfondito degli attuali reati tributari (cioè degli illeciti ritenuti, per la loro gravità, tali da necessitare la previsione della più grave fra le “sanzioni punitive” contemplate dall’ordinamento), gli strumenti per comprendere e valutare le scelte di politica criminale (in particolare nel settore tributario) del legislatore: a tal fine saranno oggetto di studio anche i principi costituzionali che debbono orientare le scelte di criminalizzazione (in particolare, il “principio di offensività” e quello di “sussidiarietà”), e verranno esaminati, per linee generali, alla luce dei principi in parola, i sistemi sanzionatori che si sono succeduti nel tempo (in particolare, la L.
4/1929 e la L. 516/82).