Frequentanti
La prima parte del corso introduce in primo luogo gli studenti ai concetti di potere, ideologia, cultura. Verrà a questo punto esaminata una prima forma culturale storicamente determinata: l’idea di “notizia”, sullo sfondo della rivoluzione industriale dell’informazione e della costituzione di un mercato dove assumerà presto un posto centrale la retorica dell’obiettività. Questa conformazione dell’ambito culturale dell’informazione viene confrontata con altri modelli che si sono affiancati nel tempo, con una particolare attenzione alla comparsa e alla diffusione dei nuovi media che hanno un impatto sia diretto sia indiretto sul mondo dell’informazione
Nella seconda parte elementi di sociologia ed etnografia della produzione della notizia insieme a modelli sociologici più generali sono utilizzati per gettare uno sguardo fenomenologico all’informazione. Partendo dall’esame delle routine di produzione della notizia si introdurranno una serie di modelli teorici che interpretano le diverse funzioni, logiche ed effetti della realtà mediatizzata, allargando lo sguardo alle altre agenzie, istituzioni e attori che interagiscono con i mezzi di informazione e alle logiche che ne governano le relazioni. Il campo diventa quello della costruzione dei problemi sociali e dei rituali mediatizzati.
Infine si prenderà più direttamente in considerazione il linguaggio dei mezzi di informazione, le strutture narrative, le scelte enunciative, le modalità di framing, insomma il discorso dei media e i suoi effetti di potere, fornendo strumenti utili all’analisi del testo.
Non frequentanti
Oggetto di studio sarà la cultura come categoria teorica, pratica e politica, un luogo in cui le relazioni di potere sono stabilite ma anche destabilizzate. Il pensiero di Stuart Hall servirà da introduzione a questo ambito di riflessione, con le sue elaborazioni sull’idea di “popolare”, sulla codifica e decodifica dei messaggi, sull’ideologia, il razzismo, le politiche dell’identità.
I concetti teorici sviluppati nell’ambito dei cultural studies serviranno per mettere a fuoco uno dei più importanti luoghi di produzione e riproduzione della cultura e dell’ideologia, ovvero le comunicazioni di massa. In particolare ci si occuperà della cultura della notizia, cioè delle forme, le pratiche, le istituzioni e le audience del giornalismo cercando di definire la natura della realtà mediatizzata. Approfondimenti saranno dedicati al sessismo e al razzismo nelle rappresentazioni giornalistiche. Uno spazio particolare sarà dato alla nascita delle notizie online, del citizen journalism, dell’informazione di guerra e dell’infotainment, alla costruzione dei problemi sociali e ai rituali mediatizzati.