In sede d’esame gli studenti frequentanti discutono con la docente il Diario delle lezioni, cioè un breve elaborato (scrittura breve, cartellone o disegno, power-point o altro prodotto multimediale.) che ripercorra originalmente l’itinerario tematico affrontato in aula, correlandolo alle letture di approfondimento suggerite.
Pertanto il colloquio d’esame verterà su:
• capacità di elaborazione di un discorso autonomo sugli argomenti affrontati in aula;
• capacità di argomentazione critica intorno ai nuclei concettuali affrontati in aula;
• capacità di connettere quanto studiato alla propria esperienza professionale e personale,
Invece per gli studenti non frequentanti il colloquio d’esame approfondirà la:
• conoscenza dei testi;
• capacità di elaborazione di un discorso autonomo sugli argomenti trasversali ai testi;
• la capacità di argomentazione critica intorno ai nuclei concettuali che i testi mettono in rilievo;
• capacità di connettere quanto studiato alla propria esperienza professionale e personale.
Una costante e partecipata frequenza alle lezioni intende:
• fornire conoscenze in merito all’adolescenza quale oggetto storico;
• illustrare i principali modelli interpretativi e di spiegazione attraverso i quali è stata ed è letta l’adolescenza;
• legittimare un punto di vista pedagogico sull’adolescenza per fondare il lavoro educativo con gli adolescenti.
Pertanto gli studenti saranno messi nelle condizioni di allenare le seguenti abilità:
• saper riconoscere rappresentazioni sociali e culturali e modelli teorici dell’adolescenza di ieri e di oggi;
• saper analizzare pedagogicamente i contesti di intervento pedagogico rivolti agli adolescenti;
• saper progettare esperienze, strumenti operativi e stili d’intervento pedagogici con gli adolescenti di oggi.
La pedagogia dell’adolescenza affronta le principali questioni riflessive e metodologiche riguardanti gli interventi educativi nei contesti di lavoro formali e informali nei quali sono coinvolti soggetti in età pre-adolescenziale e adolescenziale. In particolare la disciplina si muove attraverso le categorie teoriche prodotte sull’adolescenza come oggetto di ricerca delle scienze umane, per evidenziare gli elementi di specificità che caratterizzano l’interpretazione pedagogica dei principali mutamenti culturali e sociali della contemporaneità.
Che cosa è l’adolescenza? Chi risponde a questa domanda? Il corso intende illustrare l’adolescenza quale oggetto storico, le sue principali interpretazioni e spiegazioni, le più ricorrenti rappresentazioni sociali e culturali di essa.
In seguito si vorrà mettere a tema l’adolescenza da un punto di vista pedagogico, per fondare i modi, gli strumenti e gli stili di intervento con gli adolescenti di oggi. Pertanto il corso sarà anche l’occasione per conoscere i luoghi in cui si attua una progettazione educativa professionale.
- DISPENSA on line
- Barone Pierangelo, (2018), a cura di, Vite di flusso. Fare esperienza di adolescenza oggi, Franco Angeli, Milano;
- Marcialis P. (2015) (a cura di), Educare e ricercare. Oltre la fine della pedagogia nella cultura contemporanea, FrancoAngeli, Milano
Un testo a scelta tra:
a) Orsenigo J. (2018), Chi ha paura delle regole? Il reale dell’educazione, FrancoAngeli, Milano.
b) Orsenigo J. (2010) (a cura di), Lavorare di cuore. Il desiderio nelle professioni educative, FrancoAngeli, Milano.
In aula si proporranno:
- momenti di lezione frontale;
- letture partecipate;
- esercizi clinici atti ad analizzare e rielaborare l’esperienza educativa personale e di gruppo;
- esercitazioni su casi e situazioni reali di lavoro educativo nei contesti di intervento con adolescenti.