Il corso si propone di approfondire la regolazione pubblicistica dei rapporti economici da parte dell’ordinamento giuridico italiano, con attenzione privilegiata ai processi di integrazione europea. L’obiettivo è l’individuazione delle linee evolutive cui è interessata la “costituzione economica italiana” a seguito dell’erosione della sovranità nazionale determinata, oltre che dall’unificazione europea, anche dai più generali fenomeni di globalizzazione. Si intendono mettere a fuoco le finalità e gli strumenti (con il passaggio dello Stato da un ruolo di gestore ed imprenditore ad una funzione essenzialmente di regolazione) di un governo pubblico dell’economia. Il corso si propone anche di studiare le principali linee di riforma in atto nel sistema di Welfare State.
Conoscenza e comprensione: Questa disciplina fornisce agli studenti strumenti di conoscenza e risorse di comprensione dei principi e degli istituti del governo pubblico dei rapporti economici, con particolare riguardo ai principi che, a riguardo, ispirano la Costituzione italiana e l’ordinamento dell’Unione Europea. Si mettono a confronto le elaborazioni di analisi economica del diritto circa la razionalità e l’efficacia dell’intervento pubblico con l’impostazione normativa, orientata al rispetto dei valori costituzionali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: si mira a mettere gli studenti in grado di valutare gli strumenti disponibili e i limiti, giuridici e fattuali, connessi all’intervento pubblico nell’economia e a saper leggere, con questi criteri, la tumultuosa evoluzione in corso. L’analisi giuspubblicistica offre anche criteri per interpretare direzione e sbocco possibile dell’evoluzione in atto nell’ordinamento comunitario Si mira pertanto anche ad aiutare a discernere i diversificati livelli di responsabilità, nazionali e sovranazionali, nella disciplina dei mercati.
Autonomia di giudizio: L’autonomia di giudizio è perseguita sia in ordine alla capacità di inquadrare e interpretare le principali fonti normative e giurisprudenziali, sia a quella di individuarne i criteri orientativi di fondo. Durante il corso, queste abilità vengono testate mediante l’esame di specifici atti normative e di sentenze e, infine, in una prova d’esame orale, eventualmente preceduta da un pre-appello scritto sugli argomenti svolti durante le lezioni.
Abilità comunicative: saper inquadrare e presentare con adeguato rigore concettuale e utilizzo appropriato delle categorie giuridiche strumenti e fonti del governo pubblico dell’economia. Saper leggere e valutare l’interconnessione tra ordinamenti nazionale e comunitario.
Capacità di apprendimento: lo studio del “Diritto pubblico dell’economia I” offre gli strumenti concettuali e le informazioni per inquadrare, nei suoi profili più sintetici, essenzialmente costituzionali, la regolazione autoritativa dell’economia, così da consentire agli studenti di affrontare, su adeguate basi, l’approfondimento specialistico delle discipline settoriali in cui il diritto pubblico dell’economia si scompone.