Lo spazio visto da Milano

Installato sul tetto dell’edificio U9, il nuovo telescopio in dotazione all’Unità di Astrofisica del Dipartimento di Fisica di Milano-Bicocca è utilizzato per attività didattiche e propedeutiche alla ricerca, rivolte agli studenti dell'Ateneo, alle scuole e alla cittadinanza

Una cupola bianca da 3 metri di diametro è stata installata sul terrazzo lato sud dell’Edificio U9 Koinè dell’Università di Milano-Bicocca, in viale dell’Innovazione. Al suo interno è posizionato un Telescopio Ritchey-Chrétien da 400 mm di diametro, costituito da una camera fotometrica per fare immagini di oggetti celesti in diverse bande di luce, uno spettrografo a media risoluzione per analizzare la composizione di luce raccolta dal telescopio e dedurre le proprietà delle sorgenti e da un piccolo telescopio ausiliario per osservazioni solari.

Offerto dall’Ateneo alla comunità accademica e alla cittadinanza, il telescopio è in dotazione all’Unità di Astrofisica del dipartimento di Fisica di Milano-Bicocca, un gruppo di professori e ricercatori leader a livello mondiale in tre aree scientifiche: cosmologia, studio delle strutture cosmiche e studio delle onde gravitazionali. Un team impegnato in progetti di ricerca internazionali, con forte esperienza dell’uso dei più grandi telescopi al mondo come i telescopi dell’European Southern Observatories a Paranal in Cile, il Keck Telescope alle Hawaii e l’Hubble Space Telescope. Saranno anche tra i primi ricercatori che utilizzeranno i dati raccolti dal James Webb Space Telescope. Forti della loro esperienza, i ricercatori hanno deciso di lanciare il Telescopio Bicocca, un progetto che sposa esigenze didattiche e di terza missione, istituendo così un nuovo punto di osservazione del cielo a Milano.

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Telescopio Bicocca

Il Telescopio verrà utilizzato dagli studenti di Milano-Bicocca, in particolare da quelli del corso di laurea magistrale in Astrophysics and Space Physics, in lingua inglese, erogato a partire dall’anno accademico 2021-2022. Gli studenti potranno così vivere in prima persona l’esperienza di esperimenti scientifici che vengono svolti nei più grandi osservatori del mondo, osservando il cielo, studiando e analizzando dati con strumenti scientifici molto simili a quelli professionali.

Dall'autunno 2022 sono anche in programma iniziative per le scuole, elaborate in base al target di età: gli alunni potranno esercitarsi nella pratica scientifica attraverso l’esperienza diretta con il Telescopio, controllandolo da remoto con la supervisione dei docenti dell’Università. Inoltre, l’osservatorio sarà al centro di corsi di alternanza scuola-lavoro e di attività di orientamento universitario. E anche il pubblico sarà coinvolto in un programma di citizen science, con laboratori e progetti propedeutici alla ricerca.