Atomi metallici intrappolati nella “rete” del grafene: così nascono i materiali del futuro

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Lunedì 11 Novembre 2024
Lo studio, realizzato dall’Istituto Officina dei Materiali del Cnr e dalle Università di Trieste, Milano-Bicocca e Vienna, è stato pubblicato sulla rivista Science Advances
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Atomi cobalto nichel rete grafene _credits ValeriaChesnyak_Irene Modolo

Una ricerca internazionale svolta congiuntamente, per l’Italia, dall’Istituto Officina dei Materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom) e dalle Università di Trieste e Milano- Bicocca assieme all’Università di Vienna, ha dimostrato un metodo semplice e innovativo per realizzare una nuova categoria di materiali che uniscono le straordinarie proprietà manifestate da singoli atomi metallici con la robustezza, flessibilità e versatilità del grafene, per potenziali applicazioni nei campi della catalisi, della spintronica e dei dispositivi elettronici.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances: il metodo consiste nel depositare in modo controllato atomi metallici, come il cobalto, durante la formazione dello strato di grafene su una superficie di nichel. Alcuni di questi atomi vengono incorporati nella rete di carbonio del grafene, così formando un nuovo materiale che ha proprietà eccezionali di robustezza, reattività e stabilità.

La metodologia è stata sperimentata per intrappolare atomi di nichel e cobalto, ma i nostri calcoli dicono che l’uso si potrà estendere ad altri metalli per applicazioni diverse”, spiega Cristiana Di Valentin, professoressa di Chimica generale e inorganica dell’Università di Milano-Bicocca che ha fatto parte del team.

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a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 13/11/2024