#Bicocca20. Neuroscienze cognitive, intervista ai Prof. Vallar e Paulesu

Lunedì 11 Dicembre 2017
Una nuova rubrica che racconta vent'anni di ricerca e innovazione in Ateneo.

Con questa intervista vogliamo inaugurare gli speciali #Bicocca20 che ci accompagneranno da qui al prossimo giugno 2018, quando il nostro Ateneo compirà 20 anni dalla sua istituzione. In questi speciali ricorderemo alcuni dei risultati più significativi ottenuti dalle attività di ricerca del nostro Ateneo condotte nei vari settori disciplinari, dal 1998 ad oggi. 

2005: Shared cortical anatomy for motor, awareness and motor control

I pazienti con un deficit motorio hanno la percezione di riuscire a muovere gli arti paralizzati. E' il risultato di uno studio del Dipartimento di Psicologia (Shared cortical anatomy for motor, awareness and motor control) pubblicato nel 2005 su Science. Ne abbiamo parlato con gli autori della ricerca, Giuseppe Vallar e Eraldo Paulesu, docenti di Psicobiologia dell'Università di Milano-Bicocca.

Professor Paulesu, in cosa consiste lo studio?

“Lo studio risolve una lunga controversia dimostrando che il deficit di consapevolezza per l'emiplegia è scindibile anatomicamente dalla più generale sindrome di negligenza spaziale unilaterale. Lo studio soprattutto dimostra che del monitoraggio consapevole dello stato del sistema motorio sono responsabili alcune regioni dello stesso circuito corticale premotorio. L'ipotesi alternativa, non supportata dai dati, era che ci fossero regioni "sovramodali homuncolari" responsabili di tale monitaraggio”.

Per i pazienti si è trattato di un passo importante verso la riabilitazione motoria?

“Non direttamente anche perché questi disturbi della consapevolezza motoria tendono ad affievolirsi col passare del tempo. Per quanto riguarda il proseguimento delle ricerche del mio gruppo, stiamo continuando a studiare le basi neurali degli aspetti consapevoli del controllo motorio. Siamo convinti che quanto scoperto nel 2005 rappresenti solo un tassello nello studio dei processi consapevoli. Attualmente stiamo studiando altri aspetti della consapevolezza motoria, per esempio quelli relativi ai livelli più astratti dell'intenzionalità, o del senso di agentività. Stiamo anche studiando l'effetto dell'immaginazione motoria sull'invecchiamento e sul recupero motorio nella riabilitazione”.

Professor Vallar, la ricerca è del 2005: quanto è stato importante raggiungere un traguardo di questo tipo, per gli step di ricerca successivi?

“La ricerca, dimostrando la specificità dei correlati neurali dei processi di controllo della efficienza della funzione motoria (i pazienti da noi studiati non sono consapevoli di essere paralizzati e lo negano, e negano solo questo aspetto della propria malattia) dimostra come ogni attività umana, anche elementare, abbia i propri specifici meccanismi di controllo cosciente, localizzati vicino alla base neurale della funzione monitorata e compromessa dalla malattia. Sotto questo profilo, la ricerca ha fornito informazioni e stimolato la ricerca sulla coscienza umana, illustrandone la natura sfaccettata”. 

Quali sono gli studi in cui è impegnato, in questo momento, il suo gruppo di ricerca e quali sono i prossimi obiettivi?

“Attualmente, linee di ricerca su cui siamo attivi riguardano, tra l’altro, la pianificazione del movimento e i suoi deficit (aprassia), la percezione somatosensoriale e l’integrazione multisensoriale. Un lavoro appena concluso e in uscita è una sintesi a più voci sulle funzioni del lobo parietale nei primati e nell’uomo, viste da diverse prospettive (neuroanatomica, anche comparativa, neurofisiologica, neurologica e neuropsicologica)”. 

 

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#Bicocca20 è una storia di ricerca, didattica e innovazione. Volti di uomini e di donne che hanno fatto la storia di Milano-Bicocca. Ed è per questo che attraverso le ricerche e gli studi più significativi vogliamo raccontare la vita del Campus vista dai laboratori.

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 21/04/2022