Università di Milano-Bicocca: formazione e ricerca come strumenti di dialogo e diplomazia

Martedì 23 Aprile 2024
Immagine Ateneo

Nella seduta del 3 aprile scorso del Senato accademico di Milano-Bicocca sono state oggetto di confronto e discussione le linee di indirizzo dell’Ateneo sul tema della formazione e della ricerca come strumenti di dialogo e diplomazia, riportate di seguito.

“Dopo gli anni della pandemia il nostro Paese sta vivendo un periodo di forte incertezza a causa dei conflitti internazionali che sono così vicini al nostro vivere quotidiano. La mobilitazione di tanti, a cominciare dagli studenti universitari, è qualcosa che deve farci riflettere. Come per la tutela dell’ambiente, anche rispetto alla guerra i giovani ci chiedono di assumerci delle responsabilità.

Questa istanza non può rimanere inascoltata. Essa ci interpella sul ruolo che le università devono avere. Ruolo che non è soltanto quello di preparare i lavoratori del futuro, ma innanzitutto di formare persone dotate di capacità critica, di profondità di pensiero, di visione, di storia, nella cornice dei valori consacrati nella nostra Costituzione e sui quali si fonda la nostra convivenza. Valori che non sono mai conquistati una volta per tutte, come purtroppo vediamo, sgomenti, non appena volgiamo lo sguardo a ciò che accade in Paesi a noi vicini. In conformità ai principi costituzionali ed alle norme internazionali, che riconoscono i diritti innati delle persone umane, che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e che promuovono la cooperazione fra i popoli, l’Università di Milano-Bicocca riconosce nella pace un diritto fondamentale della persona e dei popoli. A tal fine l’Università rinnova il proprio impegno a promuovere una cultura della pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali e di ricerca, di educazione e di informazione.

In particolare, le università possono rappresentare, attraverso un’azione di diplomazia scientifica, un veicolo per la costruzione della pace tra i popoli. In questi ultimi mesi in particolare tutta la comunità di Milano-Bicocca è testimone sgomenta e inorridita della crisi umanitaria in Medio Oriente che causa vittime, sofferenze e violazioni dei diritti umani come pure danni irreparabili al patrimonio culturale e ambientale delle aree colpite dai conflitti. L’Università esprime la sua solidarietà a tutte le vittime innocenti del conflitto e appoggia la richiesta di cessare il fuoco e di riprendere i negoziati per una soluzione pacifica e duratura, basata sul diritto internazionale e sulle risoluzioni delle Nazioni Unite, che garantisca la sicurezza, il riconoscimento e l’autodeterminazione di entrambe le parti. L’Università di Milano-Bicocca dialoga con istituzioni scientifiche israeliane e palestinesi ritenendo prioritario mantenere i rapporti con il mondo scientifico e accademico, utilizzando lo strumento della diplomazia scientifica quale sostegno al processo di pace, anche partendo dalle collaborazioni con i colleghi e le colleghe israeliani e palestinesi.”

Alla luce di quanto sopra esposto, il Senato:

1) si impegna a promuovere un utilizzo pacifico delle ricerche svolte in Ateneo (come già deliberato nel Senato del 7 ottobre 2021) al fine di ribadire l’uso della diplomazia scientifica come strumento di pace, nel pieno rispetto dell’Art. 33 della Costituzione.

2) invita la Rettrice e la governance a organizzare incontri pubblici dove ospitare gli esponenti delle organizzazioni umanitarie e della società civile che operano nelle zone di guerra perché possano raccontare la loro esperienza e promuovere forme di sostegno, anche economico, a tale azione
umanitaria;

3) invita tutte le componenti dell’Università, e in particolare studenti e rappresentanti del PTA, a farsi promotori di iniziative di approfondimento, dialogo e confronto sul tema della pace in Medio Oriente e non solo, chiedendo alla governance di sostenere queste iniziative, dopo averne
verificato l’equilibrio e il rispetto di tutte le sensibilità, sia logisticamente sia finanziariamente;

4) sollecita i dipartimenti, i centri di ricerca e i singoli docenti a farsi promotori di iniziative di approfondimento storico-culturale, aperte alla cittadinanza, del conflitto medio orientale e non
solo;

5) si impegna a offrire la propria disponibilità e il proprio sostegno per accogliere, nel rispetto delle normative vigenti, ricercatori e ricercatrici provenienti dalle zone di conflitto che vogliono continuare a lavorare e a contribuire al progresso della conoscenza

Pertanto l’Università di Milano-Bicocca è pronta a collaborare con la CRUI e a far proprie le linee guida che saranno messe a disposizione dal gruppo di lavoro permanente costituito sulla questione”.

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 23/04/2024