Piazza della Scienza U1 U2 U3 U4

Immagine
piazza della Scienza

Rigenerazione urbana, mobilità, efficienza. Questi alcuni degli elementi che caratterizzano il progetto di intervento sulla Piazza della Scienza.

L’obiettivo è duplice: rinnovare il contesto urbano e architettonico della piazza, dandole nuova veste e nuova capacità attrattiva, e intervenire per migliorare la sostenibilità ambientale dell’area.

Il progetto, oltre a rigenerare la città universitaria, vuole attivare un cambiamento di natura culturale, sociale, ambientale e di ricerca, volto a migliorare la qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità, di inclusione e di partecipazione sociale.

La piazza è infatti uno dei living lab di MUSA, in fase di progettazione circa 25 ricercatori dottorandi e docenti di due dipartimenti (Biotecnologie e Bioscienze & Scienze dell'Ambiente e della Terra) hanno contribuito a impostare una sperimentazione che conterà circa 50 sensori volti al monitoraggio di numerosi parametri, quali la temperatura delle piazze, la qualità dell’aria, l’impatto acustico delle attività antropiche e il biomonitoraggio (impollinatori e insetti).

Inoltre, la pianificazione del verde e delle piante è stata definita a sei mani tra docenti, agronomi e progettisti.

Queste attività rientrano nell’ambito delle competenze dello Spoke 1 di MUSA “Rigenerazione urbana - WP1: Natural, Biological and Human resources for Urban regeneration”.

Di seguito un elenco dei temi all’interno del quale si muove il progetto:

1. De-impermeabilizzazione

La gestione delle acque meteoriche in sito è una strategia fondamentale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico in atto, aiuta infatti a limitare l’impatto delle precipitazioni meteoriche, che negli ultimi tempi si sono rivelate, in diverse occasioni, molto violente.

Il progetto prevede l’applicazione di metodologie diverse su questo tema, definite sulla base delle analisi del contesto di intervento, dei suoi limiti e delle sue opportunità.

2. Riqualificazione urbana e sociale

La rigenerazione di Piazza della Scienza interviene sulla riqualificazione urbana e sociale, termini intesi come capacità di dare nuova vita a spazi urbani sottoutilizzati e privi di attrattiva, due caratteristiche che connotano la piazza attuale.

3. Aumento della qualità estetica

Il progetto di rigenerazione di Piazza della Scienza pone le sue basi nella continuità con gli elementi architettonici e di disegno urbano dell’originale progetto di Vittorio Gregotti. Per questo motivo non è cercata una soluzione di totale rottura ma piuttosto di innovazione e di introduzione di nuove funzioni, al fine di dare una chiara identità alla piazza, superando l’attuale condizione di spazio indistinto.

4. Diversificazione degli ambiti di fruizione della piazza

Ai fini della rigenerazione della piazza è stato immaginato di organizzare lo spazio secondo una gerarchia chiara, che permetta di individuare le diverse funzioni previste: aree verdi, percorsi, spazi per la socialità con sedute, a contatto con il verde e all’ombra delle piante.

5. Aumento delle coperture vegetali

Attualmente Piazza della Scienza è completamente priva di verde, ad eccezione di un filare di Magnolie lungo la metro tramvia e di un progetto pilota dell’università per la sperimentazione di nuove tipologie di verde urbano.

6. Adattamento al cambiamento degli effetti climatici: riduzione isole di calore

Un obiettivo fondamentale del progetto di rigenerazione di piazza della Scienza è fornire strategie di mitigazione del riscaldamento della piazza dato dalla tipologia dei materiali esistenti – pavimentazioni in CLS – e dalla quasi completa assenza di ombreggiamento, condizioni che unite alla morfologia degli edifici che delimitano la piazza comportano la formazione di un microclima estivo con aumento della temperatura rispetto ad altre situazioni adiacenti.

7. Biodiversità funzionale

Uno degli obiettivi specifici del progetto è generare un’area ricca di biodiversità funzionale in cui i diversi taxa sono connessi da reti trofiche. In tal senso il progetto va oltre il concetto di biodiversità statica volto a massimizzare il numero di specie e si propone di attivare sin da subito delle dinamiche relazionali alla base della resilienza dell’area nel tempo.

8. Replicabilità del modello

In accordo con le politiche contrastanti il consumo di suolo, volte alla tutela dello stesso, il progetto intende diventare uno strumento replicabile in altri contesti lombardi e nazionali per l’incentivazione della permeabilità dei suoli cementificati, in linea con l’Agenda 2030 relativa al Goal 9 “Infrastrutture resilienti, innovazione ed industrializzazione equa, responsabile e sostenibile” e al Goal 11 che punta a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

Durata dei lavori

La durata dei lavori prevista è di 10 mesi, da giugno 2023 ad aprile 2024. I lavori garantiranno, per quanto possibile, la fruizione degli spazi interni degli edifici, salvo alcune chiusure strettamente necessarie in determinati momenti del cantiere.

Guarda l'infografica dei lavori e i rendering del progetto

Guarda l'intervista al Direttore dei lavori di Piazza della Scienza

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 26/02/2024