location varie presso:
- Università degli Studi di Milano Bicocca
- II Casa di Reclusione di Milano Bollate
- I Casa di Reclusione di Milano Opera
- Istituto Penale per i Minorenni Cesare Beccaria
- Spazio BiM-Bicocca
La presenza delle Università nei luoghi di detenzione ha una profonda valenza culturale per il Paese e per la più ampia discussione sul significato che possono avere la pena e l’esecuzione penale.
Coerentemente ai principi che ispirano il sistema penale la presenza dei Poli Penitenziari vuole facilitare la trasformazione della detenzione da un tempo “sospeso” ad un periodo fecondo, in cui il cittadino condannato possa intraprendere, se lo desidera, percorsi formativi anche di alto livello che gli consentano di investire sul proprio capitale umano, strumento indispensabile per ridurre i rischi di recidiva, con benefici non solo per il singolo ma per tutta la società italiana.
Il Polo Penitenziario è uno spazio di vita abitato da studenti detenuti e non, dai tutor che settimanalmente li supportano, e dai docenti che si rendono disponibili a incontrare e conoscere nuove realtà, non solo per le attività didattiche ordinarie ma attivando iniziative ad hoc.
Evento CNUPP
L’impegno delle università italiane per l’istruzione superiore nel sistema carcerario. International day for education in Prison
ore 10:00 - 13:00
Sala degli Affreschi della CRUI - Roma
Evento in streaming - clicca qui per partecipare
organizzato dalla Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP)
Eventi presso l'Università di Milano - Bicocca
La detenzione delle donne: una doppia pena
Ore 10:00 - 12:00
Sala Lauree Dipartimento di Psicologia
Edificio U6 - Agorà
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano
Evento in presenza e in streaming - iscrizione consigliata tramite form
Curatori: Claudia Pecorella e Massimiliano Dova
“La detenzione al femminile è emotivamente e fisicamente diversa. Eppure, dal Sistema tale condizione non è riconosciuta né dal punto di vista strutturale, né dell’organizzazione e neppure della gestione. Il nostro ordinamento penitenziario, a parte alcune distinzioni riferite alle esigenze sanitarie delle detenute, delle madri e dei bambini, non ha saputo riconoscere le differenze di genere direttamente connesse alla sfera dell’emotività, dell’etica e del comportamento individuale e sociale, della vision e dell’affettività, fino alla stessa fisicità. Si tratta di dimensioni dell’essere umano che descrivono un diverso modo d’essere del genere femminile che, tra l’altro, ci conduce anche all’individuazione di una differente pericolosità sociale”.
L. Ravagnani – C.A. Romano, Women in prison. Indagine sulla detenzione femminile in Italia, Pensa Multimedia, 2013, dalla Prefazione di M. De Pascalis
Interventi:
- Due donne detenute nella II Casa di Reclusione di Milano-Bollate, ammesse al beneficio del lavoro all’esterno ex art. 21 o.p.
Presentazione del volume “Io volevo ucciderla”
ore 18:30
Biblioteca Centrale
Edificio U6 - Agorà
Piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Incontro con gli autori Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali
DEVIAZIONI E PERCORSI. Il Polo Penitenziario di Ateneo
ore 9:30 - 13:00
Edificio U6 - Agorà - Sala Rodolfi, 4° piano
Piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano
evento in presenza e in streaming. Iscrizione obbligatoria tramite form
Per seguire lo streaming Clicca QUi
Introduce
- Maria Elena Magrin, Coordinatrice del Polo Penitenziario di Ateneo
Intervengono
- Giovanna Iannantuoni, Rettrice dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca
- Franco Prina, Presidente della CNUPP
- Silvio Di Gregorio, Direttore della Casa di Reclusione di Milano Opera
- Giorgio Leggieri, Direttore della II Casa di Reclusione di Milano - Bollate
- Cosima Buccoliero, Direttore della casa circondariale di Monza
- Giovanna Di Rosa, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano
- Roberto Bezzi, Responsabile dell'Area Educativa della II Casa di Reclusione di Milano - Bollate
- Laura Cambri, Socia Cooperativa Articolo 3- II Casa di reclusione di Milano - Bollate
- Paolo Pizzuto, Funzionario giuridico pedagogico - Responsabile Area Formazione Casa di Reclusione di Milano Opera
- Studenti e Tutor del Polo Penitenziario
A seguire, presso lo spazio Agorà, Light Lunch realizzato dal Catering IN-GALERA e breve introduzione alla mostra fotografica “Per ma si va tra la perduta gente” (Associazione RI-SCATTI ODV e PAC)
La fotografia. Osservare il presente per pensare il futuro
ore 16:00 - 18:00
Spazio Agorà - Edificio U6
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Inaugurazione della mostra fotografica “Per ma si va tra la perduta gente” (Associazione RI-SCATTI ODV e PAC)
Curatori: Luca A. Caizzi e Gaia Pollastrini
Intervengono
- Stefano Corso – Presidente Associazione Ri-Scatti ODV
- Amedeo Novelli – Vicepresidente Ri-Scatti ODV
- Luca A. Caizzi - Direttore artistico C41
- Margherita Lazzati – fotografa e curatrice del laboratorio di fotografia presso il carcere di Opera
RI-SCATTI è un progetto ideato e organizzato dal PAC e da Ri-scatti ODV - l’associazione di volontariato che dal 2014 crea eventi e iniziative di riscatto sociale attraverso la fotografia. La mostra, che si compone di una selezione di 40 fotografie esposte nel corso della mostra “RI-SCATTI. PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE” tenutasi dal 9 ottobre al 6 novembre 2022 presso il PAC, si propone di raccontare le complessità, le difficoltà, ma anche le opportunità della vita negli istituti di reclusione, al di là delle semplificazioni e delle stigmatizzazioni, fornendo ai partecipanti uno strumento formativo e generando anche un confronto costruttivo e una sinergia concreta tra l’amministrazione cittadina, quella penitenziaria e le istituzioni culturali milanesi.
I protagonisti della presente mostra sono i detenuti e gli agenti della polizia penitenziaria di due istituti di detenzione milanesi: Casa di Reclusione di Opera e Casa di Reclusione di Bollate. Un percorso mai affrontato prima da nessun altro, con una novità assoluta per i partecipanti che hanno seguito il corso di formazione durato mesi: per i detenuti la possibilità di avere a loro disposizione le macchine fotografiche nei reparti e nelle celle e per gli agenti di polizia la possibilità di disporne durante i loro orari di lavoro. Il risultato è un racconto intenso, veritiero, esplicito, dalle tinte forti ed estremamente duro.
Per tutta la settimana lo spazio Agorà ospiterà una selezione di 40 foto della mostra che, nel suo attuale allestimento, sarà accompagnata anche da scritti degli studenti del polo penitenziario.
Presentazione del volume “Educazione in carcere. Sguardi sulla complessità”
ore 18:30
Biblioteca d'Ateneo, sede centrale
Edificio U6 - Agorà
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Incontro con gli autori e curatori Roberto Bezzi e Francesca Oggionni insieme a Francesco Veneziano
‘Custodire’ il lavoro degli agenti di polizia penitenziaria
ore 10:00 - 12:00
Sala Lauree Dipartimento di Giurisprudenza
Edificio U6 - Agorà
piazza dell'Ateneo Nuovo 1, Milano
evento in presenza, iscrizione consigliata tramite form
Curatori: Lorenzo Natali e Chiara Chisari
“Ci rivolgiamo anche a chi il carcere lo vive con noi ogni giorno, alle operatrici, agli operatori e agenti di polizia penitenziaria. Siete il nostro primo contatto in carcere e restate con noi per tutta la nostra detenzione.” - Laboratorio “La desistenza dal crimine” presso il Carcere di Bollate - maggio 2022
L’agente di Polizia Penitenziaria è una figura chiave del sistema di esecuzione penale. Vive in carcere da persona libera, porta e sopporta la fatica della reclusione. Il Polo Penitenziario di Ateneo vuole dedicare uno spazio di riflessione a questa figura professionale presentando il lavoro di collaborazione avviato con PRAP e dando voce a coloro che a vario titolo sono parte attiva del sistema.
Intervengono
- Roberto Cornelli, Dipartimento di Giurisprudenza, Università Statale di Milano e Chiara Chisari, Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Presenta i risultati dell’indagine PolPen-XXI svolta dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca (Dipartimento di Giurisprudenza), in collaborazione con il Prap-Lombardia che analizza il punto di vista degli operatori e delle operatrici di Polizia Penitenziaria per favorire una discussione pubblica sul sistema penitenziario stesso e per migliorare le condizioni lavorative del personale, rilevando eventuali criticità. - Maria Elena Magrin, Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Presenta il lavoro svolto in collaborazione con il Prap-Lombardia per la realizzazione delle azioni di supporto psicologico rivolte al personale di polizia penitenziaria degli Istituti di Pena della Lombardia nell’anno 2022
Discutono
- Maria Siciliano, funzionaria giuridico-pedagogica e Responsabile sezione formazione del PRAP Lombardia
- Francesco Maisto, Garante diritti delle persone recluse Comune di Milano
Laboratorio di giustizia riparativa
ore 16:00
Edificio U6 - Spazio Agorà
evento in presenza a numero chiuso: i posti per l’evento sono terminati.
A cura di Francesca Ferré e Marco Bellotto, Mediatori Penali e Esperti in programmi di Giustizia Riparativa.
Nel laboratorio esperienziale di Giustizia Riparativa sarà possibile sperimentare l'ascolto pro attivo e le tecniche di rispecchiamento, strumenti fondamentali per ogni pratica di Giustizia riparativa (Mediazione, Family Group Conferencing, Conferencing o Circle Process)
La Giustizia Riparativa è un paradigma che mette al centro la relazione conflittuale tra le persone dove l'incontro tra chi ha subito e chi ha commesso l'offesa può trasformare la spirale negativa del conflitto in qualcosa di nuovo, aiutando a mettere ordine nel disordine provocato dal conflitto/reato. La risorsa fondamentale per la trasformazione del conflitto consiste essenzialmente nel riconoscere a se stessi e all'altro le proprie qualità umane: la forza, la dignità e l'empatia.
La Giustizia Riparativa è utilizzata in molti ambiti: penale, sociale, famigliare, lavorativo, sanitario e scolastico.
La salute mentale. Clinica e ricerca nel sistema carcerario: possibilità e criticità
ore 10:00 - 13:00
Sala Chaplin del Binario 7 - Via Turati 8, Monza
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Curatore Massimo Clerici
Come affrontare in modo più efficace le problematiche psichiatriche della popolazione detenuta, come ridurre le disparità di trattamento tra cittadini “liberi” e cittadini privi della libertà, come pianificare le possibilità di monitoraggio clinico e di reinserimento dell'ex detenuto alla chiusura della pena. E ancora, come superare le difficoltà inerenti gli aspetti organizzativi e la necessità di "spazi" dedicati ad hoc in una realtà che ha sempre visto prevalere gli obiettivi della penalizzazione del danno, del contenimento della pericolosità e della difesa sociale.
Se ne parlerà a partire dalla presentazione delle attività cliniche e di ricerca esistenti presso il carcere di Monza.
Chairmen:
- Massimo Clerici e Maria Elena Magrin
Introduzione
- Prof. Massimo Clerici, Direttore DSMD Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza e Professore Ordinario Unimib
- Dott. Claudio Cogliati, Presidente Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza
- Prof. Egidio Riva, Assessore Welfare e Salute, Comune di Monza
Intervengono
- Dott.ssa Francesca Cova, responsabile Struttura Semplice “Psichiatria Forense” Dipartimento di Salute Mentale IRCCS San Gerardo dei Tintori Monza
- Dott.ssa Antonella Calcaterra, Avvocato, Antigone
- Dott.ssa Cosima Buccoliero, Direttore CC Monza
- Dott. Marco Lagazzi, Psichiatra Forense
- Dott. Felice De Chiara, Comandante c/o CC Monza
- Dott. Enrico Capuzzi, Responsabile Centro Psicosociale IRCCS San Gerardo dei Tintori Monza
- Dott.ssa Valentina Stanga, responsabile Equipe Forense, ASST Spedali Civili Brescia
Conclusioni
- Dott.ssa Aida Andreassi, Direttore Sanitario Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza
Passare oltre. Benessere in carcere per oltrepassare i confini
ore 16:30 - 18:30
Aula U6-01d - edificio U6
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Curatore: Micaela Castiglioni
L'esperienza del carcere rappresenta un transito critico e di cruciale attenzione in particolare se a sperimentare il transito, sono donne e uomini migranti, o comunque, donne. Donne e uomini che vivono quello che chiamiamo il "transito nel transito", che avvicina a un bivio, per cui oltrepasso il transito attraverso risorse personali/interne, oltre che, con la protezione di fattori esterni, e inauguro possibili e altre traiettorie di vita, o al contrario, rimango invischiato in esso senza alcuna possibilità rigenerativa.
Interventi di
- Micaela Castiglioni: Narrarsi per stare meglio con sè e con gli altri
- Lia Lombardi: Racconti di ricerche con donne e uomini migranti, in carcere
- Susanna Ronconi: La differenza femminile tra stress e resistenza
Concerto della band Freedom Sound
ore 18:30
Spazio Agorà, edificio U6
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Rock Band del 4 reparto del carcere di Bollate
Dirigere un carcere: esperienze a confronto
ore 10:30 - 13:00
Edificio U6-09 (Aula corso Diritto Penale)
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Curatore: Claudia Pecorella
“Ciò che devo fare ogni giorno, se voglio che il mio lavoro abbia senso, è cercare di avvicinarmi al detenuto, conoscerlo, perché avere un contatto non mina la bontà di quello che faccio, non indebolisce meno, tanto meno lo Stato.(…) Io rimarrò sempre il direttore e lui il detenuto, ma questo guardarsi negli occhi pone le basi per costruire una relazione fatta di fiducia e stimola un percorso positivo di crescita. Io, che sono un ottimista di natura, penso che il carcere, pur con tutti i suoi limiti, abbia un valore. Il carcere non è un posto bello, ma può funzionare. Per funzionare bene, la pena deve essere però utile e dignitosa”. G. Siciliano, Di cuore e di coraggio. Storia di una vita normale, ma non tanto. Ricordi di un direttore di carcere, Rizzoli, 2020, p. 44-45.
“Ho imparato che il respiro del carcere deve essere in sincronia con quello della città a cui appartiene (…). Ecco, se mi chiedessero, di cosa ha bisogno il carcere, direi di questo, o meglio anche di questo. Che le pareti diventino mobili, che chi fuori ha avuto il privilegio dell’istruzione, della dedizione, dell’equilibrio nelle sue forme più alte, dall’arte alle istituzioni, diventi parte di questo mondo e che questo mondo diventi parte del suo”. C. Buccoliero, Senza sbarre. Storia di un carcere aperto, Einaudi, 2022, p. 33.
“La pena detentiva, il ruolo sempre più crescente che essa ha assunto nel diritto penale attuale è il riconoscimento della nostra sconfitta, delle nostre paure, della nostra incapacità a concepire qualcosa di diverso, più umano e più utile del carcere. (…) oggi che del carcere conosciamo tutti i danni che arreca, all’umanità, non abbiamo tante giustificazioni se continuiamo a infliggere intenzionalmente del male fisico ai nostri simili imprigionandoli, spesso senza neppur aver concluso il giudizio di colpevolezza nei loro confronti, sottraendo loro porzioni irripetibili della esistenza”. L. Pagano, Il Direttore. Quarant’anni di lavoro in carcere, Zolfo Editore, 2020, p. 75-76.
Intervengono
- Cosima Buccoliero, Direttrice della Casa Circondariale di Monza
- Luigi Pagano, ex Provveditore regionale e dirigente del DAP
- Giacinto Siciliano, Direttore della Casa Circondariale di Milano San Vittore
Bicocca per il terzo settore: incontro con le realtà che operano in carcere
ore 16:00 -18:00
Edificio U6 - Spazio Agorà
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 - Milano
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Curatore: Maria Elena Magrin
L’incontro si svilupperà come un dialogo tra le realtà del terzo settore, impegnate a vario titolo in carcere, e l’Università, per raccogliere domande e proposte ed esplorare possibilità di collaborazione, coerentemente al proprio mandato istituzionale
Intervengono
- Antonio Turco – coordinatore del gruppo persone private della libertà personale del forum nazionale del terzo settore
- Ileana Montagnini – presidente Conferenza regionale Volontariato Giustizia della Regione Lombardia
- Claudio Cazzanelli – Polo Territoriale metropolitano milanese
Per l’Università: Maria Elena Magrin, coordinatrice del Polo Penitenziario di Ateneo
Presentazione del volume “Fare teatro in carcere minorile: l’impatto delle attività della compagnia Puntozero all’interno dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano”
ore 18:30
Biblioteca d'Ateneo, sede centrale
piazza dell'Ateneo Nuovo, 1
evento in presenza - iscrizione consigliata tramite form
Incontro con gli autori Piergiorgio Barone, Veronica Berni, Cristina Palmieri, Silvana Vaccaro
Eventi presso II Casa di Reclusione di Milano Bollate, I Casa di Reclusione di Milano Opera e Istituto Penale per i Minorenni Cesare Beccaria
“Cosa chiedo a… me stesso, familiari, amici, operatori, società”
Ore 14:30 - 18:30
Carcere di Bollate, Via Cristina Belgioioso, 120, Milano
Evento in presenza a numero chiuso: i posti per l’evento sono terminati.
World Cafè con partecipazione mista studenti ristretti e liberi. Evento a numero chiuso
Curatore: Oriana Binik
Il laboratorio prevede la partecipazione mista di studenti ristretti e liberi, che si troveranno a discutere sui propri bisogni e desideri, immaginando di poterli rivolgere ad alcuni destinatari.
I partecipanti lavoreranno su 4 tavoli. Lo scopo di ciascun tavolo sarà quello di scrivere una parte di lettera indirizzata all’interlocutore assegnato a quel tavolo. La traccia per la scrittura della lettera è “cosa chiedo a…” e gli interlocutori sono: me stesso, familiari/amici, operatori, istituzioni/società.
Ogni 30 minuti di lavoro su un tema, tutti i componenti del tavolo si alzano (tranne uno, che è colui che tiene le fila) e cambiano postazione in modo casuale (cosicché ad ogni giro si creino gruppi di discussione diversi).
Alla fine del World Caffè, le parti di lettera prodotte da ciascuno dei 4 tavoli di lavoro verranno lette ad alta voce, come se fosse un’unica lettera, frutto del contributo di tutti.
La lettera verrà poi presentata nell’ambito dell’evento istituzionale in programma il 17 ottobre
Quando l'universo vibra: Virgo e le onde gravitazionali
ore 14:30
Carcere di Bollate, Via Cristina Belgioioso, 120, Milano
evento rivolto a persone ristrette
Curatore: Alberto Colombo per associazione Virgo
Quando Galileo Galilei puntò il suo cannocchiale verso il cielo, stravolse completamente la nostra comprensione dell'universo, cambiando per sempre il corso della storia. Nel 2015, abbiamo vissuto una rivoluzione di pari importanza: l'osservazione delle onde gravitazionali. Questo segnale celestiale ha permesso di rispondere a domande prima inaccessibili, aprendo una finestra su eventi cosmici unici, come lo scontro violento dei buchi neri. Solo tre strumenti al mondo sono in grado di rilevare onde gravitazionali, uno di questi si trova proprio in Italia: Virgo.
Insieme ripercorreremo la storia di questa scoperta, dalla predizione di Albert Einstein, il padre della relatività generale, fino ad arrivare alle domande a cui ancora non sappiamo rispondere, alla ricerca delle verità nascoste nel tessuto dello spazio-tempo.
Spettacolo Teatrale: “Antigone”
ore 19:00
Teatro Carcere Beccaria, Via dei Calchi Taeggi, 20, Milano
iscrizione obbligatoria tramite form
Presentazione del Polo Penitenziario di Ateneo a cura di Veronica Berni
Quando l'universo vibra: Virgo e le onde gravitazionali
ore 15:00
Carcere di Opera, Via Camporgnago, 40, Milano
evento rivolto a persone ristrette
Curatore: Alberto Colombo per associazione Virgo
Quando Galileo Galilei puntò il suo cannocchiale verso il cielo, stravolse completamente la nostra comprensione dell'universo, cambiando per sempre il corso della storia. Nel 2015, abbiamo vissuto una rivoluzione di pari importanza: l'osservazione delle onde gravitazionali. Questo segnale celestiale ha permesso di rispondere a domande prima inaccessibili, aprendo una finestra su eventi cosmici unici, come lo scontro violento dei buchi neri. Solo tre strumenti al mondo sono in grado di rilevare onde gravitazionali, uno di questi si trova proprio in Italia: Virgo.
Insieme ripercorreremo la storia di questa scoperta, dalla predizione di Albert Einstein, il padre della relatività generale, fino ad arrivare alle domande a cui ancora non sappiamo rispondere, alla ricerca delle verità nascoste nel tessuto dello spazio-tempo.
“Il dramma della caverna”
ore 20:30
Teatro Carcere di Opera, Via Camporgnago, 40 - Milano
Evento in presenza a numero chiuso: i posti per l’evento sono terminati.
Il GRUPPO TEATRALE SPONTANEO Anime S.o.S.pes3 presenta "Il dramma della caverna" da un'idea di un gruppo di amici nel pieno della pandemia.
Testo scritto da più anime desiderose di raccontarsi. Regia e scenografia condivise. Musica arrivata per caso. Con la supervisione di Davide Sannia. “Non sono le nostre capacità a dimostrare chi siamo veramente, ma le nostre scelte. Essere liberi non è niente, diventare liberi è tutto.”
Altri eventi collaterali
‘Extrema Ratio’ - Esperienze di vita ristretta
Spazio BiM Viale dell’Innovazione 3
dal 16 ottobre al 19 novembre - Ingresso libero da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18 e sabato e domenica dalle 10 alle 17. Iscrizione consigliata tramite form
Evento in collaborazione con BiM- dove Bicocca incontra Milano e il Municipio 9 del Comune di Milano.
Presso gli spazi di BiM, in C41 Panorama, sarà presente l’installazione della cella “Extrema Ratio” a cura di C41. Si tratta di una riproduzione fedele di una cella di una casa circondariale ancora ben presente in Italia, che è stata costruita nella falegnameria del carcere di Bollate su mandato di Caritas ambrosiana nel 2012.
L'installazione vuole veicolare un messaggio per la promozione di una cultura della giustizia che faccia ricorso al carcere solo quando non vi è altro sistema di contenere temporaneamente la violenza dei reati.
L’installazione è anche accompagnata da una selezione di tre scatti significativi della mostra sopracitata “Ri-scatti. Per me si va tra la perduta gente”, con l’obiettivo di favorire nel fruitore una identificazione ancora più forte rispetto all’esperienza nell’abitazione carceraria. Oltre agli scatti, saranno inoltre proiettate tre interviste a Ileana Montagnini (Responsabile area grave emarginazione adulta di Caritas Ambrosiana), Amedeo Francesco Novelli (Fotografo per Ri-Scatti ODV) e Gaia Pollastrini (Coordinatrice Operativa del Polo Penitenziario dell’Università Milano-Bicocca) volte a contestualizzare entrambe le iniziative - l’installazione e la mostra fotografica - evidenziandone l’importante valore ed impatto sociale.
Sarà presente nello spazio espositivo in BiM anche una ricerca bibliografica con letture volte ad approfondire i temi carcerari: dalla fotografia sociale all’abitare, dall’architettura alla narrativa fino alla saggistica, i volumi forniranno un inquadramento storico, teorico e sociale delle condizioni di vita nelle carceri e della rieducazione in condizioni di oppressione.
Curatori: C41