Non smettiamo mai di apprendere da quelli più bravi di noi. Il meccanismo di imitare gli altri, regolato dai neuroni specchio, non si basa su caratteristiche fisiche come somiglianza o età, ma sulla precisione delle azioni e dei movimenti di altri che osserviamo. A prescindere dall’età di chi guardiamo.
Lo rivela una ricerca del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca che ha dimostrato, contrariamente a quanto si pensava fino a oggi, che il meccanismo noto come risonanza motoria non è influenzato dalla somiglianza fisica e dall’età fra l’osservatore e l’agente osservato bensì dalla “somiglianza cinematica”, cioè da come vediamo eseguita un’azione e in particolare dalla precisione con cui essa viene eseguita.
A dimostrarlo sperimentalmente è lo studio “The modulation of the motor resonance triggered by reach-to-grasp movements: the role of human physical similarity as conveyed by age”, pubblicato su Experimental Brain Research da Paola Ricciardelli e Barbara Marino, rispettivamente professore associato di Psicologia generale e assegnista di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell’Ateneo