Milano, 12 febbraio 2010 - Qual è oggi in Italia la percezione che del dottorato di ricerca hanno le aziende e il mondo economico più in generale? Quanto è realmente percepito il valore aggiunto del cosiddetto “terzo livello” della formazione? Ma anche, cosa può fare l’università per dare ai propri dottori di ricerca le competenze e le skills richieste dalle aziende?
A queste domande si cercherà di dare una risposta nel corso della tavola rotonda organizzata dalla Scuola di Dottorato di Scienze dell’Università di Milano-Bicocca, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2009/2010 che si terrà lunedì 22 febbraio alle ore 14 nell’edificio U6 (Aula Martini), Piazza dell’Ateneo Nuovo 1.
La tavola rotondaTra i temi di maggior rilievo sui quali si confronteranno i responsabili della formazione, delle risorse umane e della ricerca in aziende come Pirelli, Vinavil, STMicrolectronics, Bracco Imaging e Polimeri Europa, vi siano gli sbocchi professionali dei dottori di ricerca. Si vuol capire quali competenze sono richieste dalle aziende per l’inserimento di una figura, quella del dottore di ricerca, finora quasi totalmente formata a misura del mondo accademico.
Il dibattito sarà introdotto dal professor Thomas L. Casavant, dell’Università dello Iowa, il quale ha una solida esperienza nell’organizzazione di corsi di dottorato in ambito scientifico (in particolare bioinformatica e elettronica) con un forte legame operativo con le imprese.Casavant racconterà l’esperienza del sistema universitario statunitense, dove la collaborazione fra dottori di ricerca e aziende è molto stretta e la preparazione degli dottori al modo del lavoro è da sempre prioritaria.
Alla tavola rotonda prenderanno parte i responsabili dei rapporti tra Aziende e Università, alcuni responsabili di ricerca di rilevanti aziende e responsabili della formazione e direzione del personale: Enrico Albizzati, Amministratore Delegato Pirelli Labs, Paolo Cappelletti, responsabile ricerca Numonyx STM, Enrico Cazzulani, presidente Associazione Direttori del Personale Lombardia, Francesco Pignataro, responsabile ricerca Vinavil, Giuseppe Sgroi, responsabile Sodalitas, Associazione per lo sviluppo dell’imprenditoria, Fulvio Uggeri, responsabile ricerca Bracco Imaging.
Francesco Pignataro presenterà un documento riguardante i requisiti minimi richiesti ad un dottore di ricerca dalle aziende del settore.
Scopo dell’incontro con le aziende è quello di comprendere quali sono le caratteristiche che le aziende cercano in un dottore di ricerca: dalla fluency nelle lingue straniere, alla capacità di budgeting, alla capacità di gestire un progetto in autonomia sia dal punto di vista della pianificazione e della realizzazione che della sostenibilità finanziaria.
Il dottorato di ricerca in ItaliaDal Rapporto sui dottorati di ricerca pubblicato il 20 giugno 2009 dal Gruppo di lavoro del Convui (Coordinamento nuclei di valutazione delle università italiane), emerge che, nonostante l’alto livello di formazione conseguita, i dottori spesso non trovano sbocchi professionali adeguati, nemmeno se provengono da facoltà scientifiche. Gli studenti ambiscono ad una carriera nella ricerca, ma nella maggioranza dei casi la tipologia della loro formazione mal si accorda con le esigenze della ricerca industriale.
Il valore aggiunto della Scuola di Dottorato di Scienze dell’Università di Milano-Bicocca La Scuola di Dottorato di Scienze, che comprende vari indirizzi (biologia, biotecnologie industriali, fisica e astronomia, informatica, matematica pura ed applicata, nano strutture e nanotecnologie, scienze ambientali, scienze chimiche, scienza dei materiali, scienze della terra), offre alta formazione teorica, multidisciplinare e interdisciplinare, ma anche attività di ricerca applicata. Nella Scuola di dottorato, a differenza che nei singoli dottorati, gli studenti devono frequentare corsi di organizzazione aziendale, protezione della proprietà intellettuale, gestione dei progetti di ricerca.
La Scuola, inoltre, offre numerose opportunità di apprendimento internazionale. «Tutti i nostri studenti – dice la professoressa Franca Morazzoni, presidente della Scuola - trascorrono un periodo di almeno sei mesi all’estero e frequentano corsi di inglese di alto livello».
Una collaborazione già avviataLa Scuola di Dottorato di Scienze si sta preparando per offrire ai propri studenti possibili collaborazioni con soggetti privati.I dottorati in Biotecnologie Industriali, Informatica, Nanostrutture e Nanotecnologie incoraggiano l’applicazione dei progetti di ricerca sperimentali al mercato, con lo sviluppo di idee spendibili nel campo dell’industria.Il Dottorato di ricerca in Scienza dei Materiali ha come obiettivo la formazione alla ricerca, sia sperimentale sia teorica, in ambito fondamentale, applicativo e industriale. Tre delle borse di studio concesse agli studenti sono già finanziate da Pirelli.Infine, è da segnalare che alcuni studenti dei dottorati in Matematica hanno avuto uno sbocco lavorativo di alto livello in istituti di ricerca privati che operano in ambito finanziario.
«Mentre le grandi aziende chimiche in parte già impiegano i dottori di ricerca – aggiunge Morazzoni - così non è per quelle piccole. Il documento di Francesco Pignataro riveste particolare importanza in quanto può far comprendere alle piccole realtà la possibilità di inserimento dei dottorandi. Il valore aggiunto dei dottori di ricerca rispetto ai laureati è quello di saper gestire autonomamente un progetto di ricerca, che è ciò che le aziende si attendono da loro».