Sei un giocatore abile o responsabile? Te lo dice PokerMapper

Questo sito utilizza cookie tecnici, propri e di terze parti, per garantire la corretta navigazione e analizzare il traffico e, con il tuo consenso, cookie di profilazione e altri strumenti di tracciamento di terzi per mostrare video e misurare l'efficacia delle attività di comunicazione istituzionale. Puoi rifiutare i cookie non necessari e di profilazione cliccando su “Rifiuta tutti”. Puoi scegliere di acconsentirne l’utilizzo cliccando su “Accetta tutti” oppure puoi personalizzare le tue scelte cliccando su “Rivedi le tue scelte sui cookie”.
Giovedì, 8 Ottobre 2015

Milano, 8 ottobre 2015 – Visione strategica e capacità di cambiare strategia al momento opportuno, ragionamento deduttivo, controllo dell’impulsività e dello stress, capacità di mantenere alta l’attenzione e attitudine al problem solving. Ecco il profilo di un giocatore di poker online che può definirsi “abile”. Queste, dall’altra parte, le caratteristiche di un giocatore “responsabile”: capacità di comprendere le proprie emozioni, ottimismo, alta scolarità e aspettative verso obiettivi certi piuttosto che verso risultati troppo ambiziosi.

Entrambi i profili sono stati descritti dal progetto di ricerca PokerMapper, avviato dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con la svedese Dalarna University, che ha sottoposto 36 giocatori di poker online di diversa abilità a test sulle funzioni esecutive (quelle che regolano i processi cognitivi). Le variabili comportamentali misurate sono state oltre 400.

Complessivamente sono state analizzate oltre 400 mila mani di poker online.

I primi risultati della ricerca sono stati presentati la settimana scorsa negli Stati Uniti in una poster session della sedicesima conferenza annuale del National Center for Responsible Gaming il cui presidente Alan Feldman ha assegnato ai ricercatori una Honorable Mention.

Del gruppo di ricerca fanno parte Mauro Schiavella e Jerker Westin (School of Technology and Business Studies della Dalarna University) Matteo Pelagatti e Paolo Cherubini (rispettivamente, Dipartimento di Economia, metodi quantitativi e strategie di impresa e Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca) e Gabriele Lepore (giocatore professionista del Sisal Poker Team).

«Gli obiettivi di PokerMapper – spiegano Paolo Cherubini e Matteo Pelagatti – sono da una parte la mappatura delle funzioni esecutive determinanti nell’abilità del gioco del poker online; dall’altra, sempre attraverso le stesse funzioni, la misura del rischio del gaming patologico. In futuro, quando il lavoro sarà completato, una delle possibili applicazioni potrebbe essere lo sviluppo di un tool, da incorporare direttamente nei siti di gioco, che permetta al giocatore di valutare la rischiosità della sua prestazione e, quindi, decidere di smettere prima di perdere troppo».

Mauro Schiavella e Jerker Westin hanno presentato i risultati ieri  a Stoccolma, durante il Research Day organizzato ogni anno dallo Svenska Spel Research Council, il consiglio delle ricerche del Monopolio di Stato del gioco svedese che è anche il finanziatore principale della ricerca.

«In un anno di lavoro serrato – spiegano Mauro Schiavella e Jerker Westin – siamo riusciti a trasformare un planning grant in una vera e propria ricerca scientifica che ha fornito risposte a entrambe le domande che ci eravamo posti. Ora abbiamo dati a sufficienza per passare alla seconda fase, la creazione e valutazione di un sistema di Information Technology in grado di profilare in tempo reale e in maniera dinamica le abilità cognitive di alto livello dei giocatori di poker online».