Aula Martini, edificio U6/4, piazza dell’Ateneo Nuovo 1
Il primo e più famoso libro di Primo Levi è il resoconto di un’esperienza di disumanizzazione estrema, di negazione radicale dell’umanità. Ma fin dall’inizio la testimonianza sulla tragedia storica s’intreccia con una interrogazione sulla natura e i limiti dell’umano che riguarda anche il tempo presente, e il futuro che stiamo (spesso inconsapevolmente) costruendo.
Su questi temi Levi continua perciò a riflettere con lucida spregiudicatezza anche nelle opere successive, soprattutto nei racconti d’invenzione: dove prospetta possibilità, addita insidie e pericoli, e insieme dà risalto ai valori davvero irrinunciabili.
Conversazione con il Professor Mario Barenghi, Professore ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea – Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "R. Massa"
Università degli studi di Milano Bicocca.
Letture di Gianni Quillico