Serie di interviste realizzate da Città della Scienza ai principali attori della cooperazione scientifica italo – cinese: ogni settimana docenti universitari, imprenditori e innovatori condividono la loro esperienza e raccontano le novità sul fronte della ricerca scientifica e dello scambio tecnologico.
Di seguito l'intervista alla Prof.ssa Gabriella Pasi, Delegata all’Internazionalizzazione Università degli Studi di Milano-Bicocca e al Prof. Pietro Invernizzi, docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia (School of Medicine and Surgery), Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Cina-Italia, la cooperazione non si ferma | Gabriella Pasi la mobilità: un asset sostanziale della cooperazione
“L’Università di Milano-Bicocca ha diversi accordi di cooperazione internazionale con atenei della Repubblica Popolare Cinese, finalizzati a collaborazioni scientifico-didattiche. In particolare, diversi progetti sono attivi con la Guizhou University, la Nanjing University, la Zhengzhou University, la Peking University e la Shangai Jiao Tong University.”
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“Ho iniziato a collaborare con gruppi ed istituzioni in Cina nel 2005. Ricordo che fui io a contattare dei colleghi della Seconda Università Medica Militare di Guangzhou (allora una istituzione cinese molto famosa per le loro recenti scoperte sulla SARS) che avevano da poco pubblicato un piccolo studio sui fattori genetici di una malattia autoimmune delle vie biliari, la colangite biliare primitiva, di cui già mi occupavo molto. Mi interessava collaborare con gruppi cinesi interessati a questa malattia per capire se i pazienti asiatici avessero caratteristiche diverse rispetto a quelli di origini caucasiche.”