COVID-19 e salute mentale: uno studio osservazionale sulla popolazione italiana

Lunedì 06 Aprile 2020
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covid-19 infografica

L'11 marzo 2020, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito lo stato di "pandemia" causato dall'infezione da coronavirus COVID-19, sottolineandone la gravità della diffusione a livello mondiale. Con lo scopo di preservare la salute pubblica e di contenere la diffusione del contagio, numerose nazioni, e tra le prime l'Italia, hanno adottato misure contenitive quali distanziamento sociale e quarantena, fino all'isolamento delle persone infette.

La quarantena è un'esperienza stressante e spiacevole che si associa ad una riduzione della libertà personale, dei contatti sociali, ad una percezione di insicurezza rispetto all'esito del contagio e ad un significativo cambiamento della routine quotidiana. L'isolamento sociale, il senso di solitudine, la paura dell'infezione e del contagio, il timore di non avere beni di prima necessità a sufficienza, rappresentano fattori di rischio che possono avere un impatto importante sulla salute mentale delle persone.

Sulla base di tali premesse il Dipartimento di Salute Mentale dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli" sta conducendo, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e alcune università, tra cui Milano Bicocca, uno studio per valutare l'impatto della pandemia da Covid-19 e della quarantena sulla salute mentale della popolazione italiana per mettere a punto adeguati interventi di assistenza e cura.

Per maggiori informazioni e per partecipare allo studio https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/COVIDSurvey2020

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 06/04/2020