Il diabete mellito in Lombardia, una sfida da vincere insieme

Venerdì 26 Gennaio 2024
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Rete di professionisti nella cura del diabete
La rete di professionisti nella cura del diabete

Il diabete di tipo 2 è una patologia molto diffusa in Italia: si calcola che ne siano affette più di quattro milioni di persone e tra queste settecentomila nella sola Lombardia. Il tema è stato al centro di un convegno a Milano che ha affrontato l’argomento nella sua dimensione d’insieme e nelle sue molteplici sfaccettature.

Al convegno ha partecipato anche il professor Gianluca Perseghin, ordinario di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca, che ha sottolineato come sia necessario un approccio multidisciplinare in grado di coinvolgere diverse figure professionali: diabetologo, dietologo, medico di medicina generale, infermiere, podologo, psicologo, educatore, farmacista. Questa collaborazione migliorerebbe l’aderenza e la persistenza terapeutica del paziente, tenendo nella dovuta considerazione anche i fattori socio-economici e culturali di una popolazione mediamente anziana come quella afflitta dal diabete mellito di tipo 2.

L’appello all’azione quindi è quello di non frammentare l’attività di questi professionisti altamente qualificati, ma al contrario di valorizzarne l’intervento terapeutico a tutti i livelli (territoriali e ospedalieri), nel contesto di specifiche infrastrutture, ben identificate nel Servizio sanitario regionale, che garantiscano da un lato le cure per il paziente, dall’altro la crescita delle competenze, nonché percorsi di carriera ben definiti allo scopo di rendere attraente e interessante per i più giovani il lavoro nell’ambito della cura delle malattie metaboliche.

Una più efficace strategia di prevenzione e contrasto del diabete avrebbe il duplice effetto di alleggerire il notevole onere economico che esercita sul SSN e di ridurne l’impatto complessivo sulla salute della popolazione: il diabete diminuisce di 7-8 anni l’aspettativa di vita, è associato al 60% della mortalità per malattie cardiovascolari, ed è causa nel 38% dei casi di insufficienza renale e nel 22% di retinopatia (dati Motoresanita.it).

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 29/01/2024