
Inspiring Cities: 13 università italiane con 130 studenti per pensare al futuro delle città
Il 10 ottobre il Villaggio Olimpico all’ex Scalo di Porta Romana ha ospitato 130 universitari ed esponenti del mondo istituzionale, accademico e dell’architettura per discutere delle città di domani. L'evento è stato organizzato da COIMA.
La mattinata ha visto la presentazione dei 13 “sogni” da parte di 130 studenti di università di Roma e di Milano che, in occasione del concorso di idee “University Hackathon for Inspiring Cities” tenutosi il 5 ottobre, sono stati invitati a ripensare i modelli di città, intese come luoghi di comunità e di civiltà, alla luce dei nuovi trend demografici, ambientali, sociali e tecnologici.
Tra gli interventi, anche quello della Rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, Presidente della CRUI.
Le visioni degli studenti confluiranno nel capitolo conclusivo, non ancora scritto, del libro dedicato ai 50 anni di COIMA, che avvia la riflessione sul futuro dei centri urbani per i prossimi 50 anni. Il capitolo accoglierà anche i contributi raccolti durante l’evento e i risultati del sondaggio condotto da COIMA.
Le nostre città stanno evolvendo, spinte da trasformazioni tecnologiche, sociali, demografiche e ambientali che segneranno i prossimi 50 anni. Come possiamo affrontare i cambiamenti?
Una survey di pochi minuti vuole raccogliere le vostre idee sulle città del futuro: cosa non potrà mancare? Quali tratti dovranno caratterizzare il modo di vivere, abitare, socializzare, lavorare e spostarsi nella dimensione urbana di domani?
In occasione del suo 50° anniversario, COIMA dedica una riflessione al tema delle città attraverso un libro intitolato Inspiring Cities, composto con il racconto degli architetti e professionisti che hanno contribuito al rilancio del territorio italiano negli ultimi decenni. Il capitolo finale, dedicato ai prossimi 50 anni, sarà composto attraverso una serie di contributi raccolti a seguito della prima pubblicazione, tra cui questo questionario, per studiare modelli ideali e resilienti di città intese come luoghi di comunità e civiltà, esprimendo bisogni, visioni e possibili soluzioni alle tendenze dirompenti che caratterizzeranno le metropoli del futuro.