Una nuova era nell'osservazione dell'Universo. Le pulsar ci svelano il lento respiro dello spazio-tempo

Giovedì 29 Giugno 2023
Pubblicati oggi diversi articoli con i risultati di 25 anni di ricerche
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pulsar Bicocca

Sono stati pubblicati oggi una serie di articoli con i dati raccolti in oltre 25 anni di attività di ricerca, che promettono di condurre a scoperte senza precedenti nello studio della formazione e dell'evoluzione del nostro Universo e delle galassie che lo popolano.
Le osservazioni degli impulsi estremamente regolari provenienti da stelle ‘morte’ chiamate "pulsar" sono utili per costruire un rivelatore di onde gravitazionali delle dimensioni della nostra Galassia.

«Le pulsar sono eccellenti orologi naturali e possiamo usare l'incredibile regolarità dei loro segnali per cercare minuscoli cambiamenti nel loro ticchettio causati da sottili dilatazioni e compressioni dello spazio-tempo provocati da onde gravitazionali provenienti dall’Universo lontano», spiega Golam Shaifullah, ricercatore presso l’Università di Milano-Bicocca.

I risultati si basano su decenni di campagne di osservazione coordinate, che utilizzano i cinque più grandi radiotelescopi in Europa: l'Effelsberg Radio Telescope in Germania, il Lovell Telescope dell'Osservatorio Jodrell Bank nel Regno Unito, il Nancay Radio Telescope in Francia, il Sardinia Radio Telescope in Italia e il Westerbork Radio Synthesis Telescope nei Paesi Bassi.

«L’insieme di dati dell’EPTA è straordinariamente lungo e denso ed ha permesso di ampliare la finestra di frequenza in cui possiamo osservare queste onde, permettendo una migliore comprensione della fisica delle galassie che si fondono e dei buchi neri supermassicci che esse ospitano» ha dichiarato Alberto Sesana, professore ordinario dell’Ateneo e direttore del gruppo di ricerca ‘B Massive’ dell'Università di Milano - Bicocca.

Photo Credit Danielle Futselaar

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 03/08/2023