Uno studio innovativo condotto dai ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca ha risposto a questa domanda coinvolgendo 471 aziende con sedi e stabilimenti in Lombardia, stimando con gli strumenti della statistica quanto influiscono sullo stipendio requisiti, abilità e competenze dei candidati. Il passepartout richiesto da tutti? L’inglese.
Secondo i risultati della ricerca, le aziende trovano la maggior parte dei neolaureati grazie ai curricula inviati direttamente, ai database universitari di Almalaurea e dei singoli Atenei.
I laureati già inseriti in posizioni di responsabilità, inoltre, tendono ad assumere più laureati secondo un effetto mirror che porta i selezionatori a “specchiarsi” nei candidati e a cercare di replicare se stessi o altre persone che lavorano bene in quel contesto aziendale.
La chiave del successo? La conoscenza dell'inglese, apprezzatissima in tutti i settori.
Cinque i profili di base analizzati: assistenti tecnici-amministrativi, addetti al marketing, alla gestione delle risorse umane, ai rapporti con i clienti e ai sistemi informativi.
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