Lo smog possibile causa della fibrosi polmonare idiopatica

Lunedì 05 Febbraio 2018
Immagine
immagine mostra il funzionamento dei polmoni

L’inquinamento da traffico può avere un ruolo attivo nello sviluppo della fibrosi polmonare idiopatica (IPF).

È quanto emerge da un’indagine pubblicata sull’European Respiratory Journal (DOI: 10.1183/13993003.00397-2017) , condotta da ricercatori del Centro Studi Sanità Pubblica dell’Università di Milano-Bicocca e dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, Gruppo MultiMedica, in collaborazione con l’Università di Harvard.

Basandosi su oltre 2.000 nuovi casi di malattia registrati in Lombardia fra il 2005 e il 2010, individuati attraverso database sanitari amministrativi, gli studiosi italiani hanno valutato la relazione fra l’insorgenza di IPF e l’esposizione cronica a particolato atmosferico PM10, biossido di azoto e ozono: è emersa un’associazione fra lo sviluppo della patologia e l’aumento nell’aria del biossido di azoto, il gas prodotto dagli scarichi dei motori.

Questo lavoro è la prosecuzione di un primo studio epidemiologico, attuato dallo stesso gruppo di ricercatori, che aveva mappato i casi di IPF in Lombardia, pubblicato l’anno scorso su PLOS ONE (DOI:10.1371/journal.pone.0147072) .

Per maggiori informazioni vai al comunicato stampa.

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 08/02/2018