Studio sui meccanismi che determinano l’attività delle grandi frane

Mercoledì 10 Giugno 2020
Milano-Bicocca in collaborazione con Sapienza Università di Roma
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piazza della scienza
Combinando esperimenti di laboratorio su materiali naturali e osservazioni in situ, i ricercatori del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Sapienza Università di Roma, hanno studiato i meccanismi che regolano la transizione “slow to fast” delle grandi frane. 
 
Questi eventi catastrofici evolvono per migliaia di anni con movimenti lenti, alternati però a periodi di accelerazione che possono avvenire repentinamente e determinarne il collasso. Piogge intense, scioglimento della neve o degradazione del permafrost: nel corso della loro evoluzione, le frane divengono sempre più sensibili agli agenti esterni e alle loro variazioni in un contesto di climate change.
 
Una maggiore comprensione di questi fenomeni può aiutare a migliorare i modelli previsionali, aumentando il livello sicurezza di persone ed infrastrutture.
 
Approfondisci lo studio pubblicato su Nature Communications: leggi il comunicato stampa
a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 10/02/2021