Conflitti, litigi e altre rotture, una mostra interattiva per i ragazzi delle scuole medie e superiori di Milano

Martedì, 10 Marzo 2009

 

 

Milano, 10 marzo 2009 - Dopo la riuscita lezione-spettacolo del "formattore" Paolo Vergnani, andata in scena lo scorso 4 febbraio davanti a oltre 900 studenti di sei scuole superiori e sei scuole medie di Milano nell'Aula Magna dell'Università di Milano-Bicocca, continuano le attività del progetto educativo "Crescere imparando a gestire i conflitti", promosso dal Comune di Milano in collaborazione con l'Università di Milano-Bicocca e l'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Lunedì 16 marzo alle ore 15 presso la Scuola Media A. Manzoni (Piazza XXV Aprile, 8) verrà inaugurata "Conflitti, litigi e altre rotture...", mostra interattiva per ragazzi dagli 11 ai 16 anni, allestita dal Centro Psicopedagogico per la Pace.

L'iniziativa sarà presentata da Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano, dalla consigliera comunale Carola Colombo e da Daniele Novara, ideatore della mostra e direttore del Centro Psicopedagogico della Pace di Piacenza, istituto specializzato nei processi di apprendimento in situazioni di conflittualità che da oltre 20 anni opera per costruire una convivenza orientata alla capacità di stare insieme anche nelle situazioni difficili, quali i conflitti.

La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta fino al 23 marzo 2009 dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle  16 (per informazioni e prenotazioni 02-6448.4939 - bonsignore@unimib.it).

 

La mostra interattiva tra "diario di bordo" e "libro mastro"

Il percorso interattivo, strutturato in dieci tappe fondamentali, è pensato appositamente per ragazze e ragazzi e accompagna i partecipanti  attraverso varie attività, stimoli e domande volti a favorire il confronto, la discussione e la ricerca in merito ai temi del conflitto e della violenza. Grazie ad una veste grafica accattivante e ad un Diario di Bordo i giovanissimi imparano a prendere coscienza della conflittualità, delle sue dinamiche e dei modi più costruttivi per gestirla. Al termine della visita i ragazzi valutano il loro modo di gestire i conflitti e possono lasciare dei messaggi agli organizzatori della mostra. Per gli insegnanti è previsto uno strumento di lavoro che potranno utilizzare successivamente nelle classi: il "libro mastro", che contiene ulteriori attività didattiche da realizzare nelle aule scolastiche.

Il progetto educativo

Il progetto educativo "Crescere imparando a gestire i conflitti" coinvolge i ragazzi e gli insegnanti di 6 Istituti superiori e di 3 Istituti medi della città di Milano: «La mostra - afferma l'assessore Moioli - rappresenta un'occasione unica per affrontare in modo diverso il conflitto, imparando a distinguerlo dalla guerra e dalla violenza, sottolineando, invece, che sono due concetti antitetici, e che spesso la violenza nasce come tentativo di sopprimere il conflitto».

L'iniziativa si inserisce a pieno titolo nel progetto del Comune di Milano perché all'interno di tale percorso formativo «I ragazzi - continua Moioli - hanno l'opportunità unica di poter apprendere che se il conflitto è naturale in tutte le relazioni umane, è possibile gestirlo in modo costruttivo favorendo l'emersione di nuovi equilibri più soddisfacenti per tutti e favorendo così la convivenza civile».

Nelle scuole superiori, inoltre, il progetto prevede la formazione alla mediazione di alcune classi e l'apertura di sportelli rivolti a tutti gli studenti degli istituti coinvolti nel progetto.

«Si tratta di un tema di estrema rilevanza, in cui la scuola può e deve essere in prima linea, anche in vista della recente promozione, nei programmi scolastici, di una maggiore attenzione rivolta all'educazione alla cittadinanza, ovvero all'elaborazione di comportamenti consoni alla società in cui viviamo», spiega Vincenza Bonsignore, psicologa e mediatrice che collabora con la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Milano-Bicocca, ideatrice del progetto. Crescere imparando a gestire i conflitti, nelle sue articolazioni (mostra, teatro, formazione) intende creare un patrimonio di conoscenze che i ragazzi possano utilizzare nelle diverse situazioni della vita quotidiana.

«La preoccupazione di genitori e insegnanti rispetto a queste tematiche è tanta, ma non sentiamo spesso le voci dei giovani - sottolinea Davide Diamantini, docente della facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Milano-Bicocca -. Lo scopo del progetto non è quello di delegare ai ragazzi la gestione dei conflitti, al di là delle responsabilità degli adulti, ma di riuscire a metterli a tema in modo congiunto. Siamo estremamente soddisfatti di questo ulteriore elemento di collaborazione tra il nostro Ateneo, i colleghi della Cattolica ed il Comune di Milano, che si aggiunge ai numerosi progetti già avviati».