Cooperazione scientifica internazionale, prosegue il progetto per spezzare l’isolamento delle università irachene

Martedì, 1 Settembre 2009

Milano, 1 settembre 2009 - Un mese di formazione intensiva teorico-pratica in microscopia elettronica avanzata e relative applicazioni tecnologiche (dalla biologia alla scienza dei materiali) rivolto a dieci fra docenti e ricercatori iracheni provenienti da diverse università e centri di ricerca del paese. Il Corso, quest'anno alla sua II Edizione, prenderà il via il prossimo 7 settembre presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, con la partecipazione delle autorità accademiche delle due Università milanesi e di rappresentanti dell'ambasciata irachena in Italia.

L'iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Biologia dell'Università di Milano e dal Dipartimento di Scienza dei Materiali dell'Università di Milano-Bicocca, rappresenta un valido esempio di sinergia scientifica e didattica tra le due università milanesi e rientra in un ampio progetto di cooperazione scientifica internazionale coordinato dal Landau Network-Centro Volta di Como e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri.

Il «Project for the Internationalization of the Iraqi Institutional-Scientific Structures and the Collaboration with Italian Scientific and Academic Centres» è partito nel 2005 con l'obiettivo di spezzare l'isolamento scientifico che le istituzioni accademiche irachene hanno subito a causa della guerra e favorire i contatti e gli scambi internazionali preziosi per le attività di studio e ricerca.In questo progetto l'Università degli Studi di Milano e l'Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno avuto parte attiva sin dall'inizio fornendo strutture e docenti a supporto dell'iniziativa. In particolare, il corso in microscopia elettronica che inizierà il 7 settembre rappresenta la II Edizione di un progetto formativo già attivato con successo nel 2008. La formula, spiegano gli organizzatori, favorisce al massimo l'integrazione dei ricercatori nel contesto internazionale in quanto si prevede che l'attività di formazione sia seguita da un opportuno trasferimento in Iraq, presso gli istituti scientifici di provenienza, delle competenze acquisite in Italia.

Il completamento auspicabile di questa iniziativa prevede infine un ulteriore e più lungo periodo di formazione e ricerca all'estero degli stessi ricercatori che già da quest'anno viene attuato con alcune iniziative pilota. I partecipanti, scelti fra le diverse Università irachene, sono stati ammessi a seguito di una attenta selezione. Le attività formative, che verranno tenute in parallelo presso le strutture dei due atenei, hanno un livello di alta specializzazione e prevedono lezioni teoriche frontali, dimostrazioni, prove pratiche e addestramento all'uso dei microscopi (TEM, SEM, FIB) e alle relative tecniche di preparazione. Gli organizzatori responsabili del corso, la professoressa Daniela Candia (del dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Milano) e il professor Marziale Milani (del dipartimento di Scienza dei Materiali dell'Università di Milano-Bicocca), coordinano le attività didattiche e scientifiche di docenti altamente qualificati provenienti dalle due università, da centri di ricerca interdipartimentali (CIMA, ADAMSS) e da aziende specializzate del settore come FEI Philips e ST Microelectronics. Collabora all'iniziativa il Consorzio Milano Ricerche.

Il Programma di cooperazione scientificaDal 2005, anno in cui si è avviato, il Programma di cooperazione per l'internazionalizzazione degli istituti scientifici iracheni, coordinato dal Landau Network-Centro Volta e finanziato dal ministero degli Esteri, ha assegnato 52 borse di studio di breve durata, 49 borse di studio di lunga durata per complessivi 178 mesi di permanenza in Italia garantiti ai partecipanti. Fra le altre attività previste dal programma anche workshop, corsi e seminari finalizzati all'acquisizione di competenze scientifiche che hanno coinvolto più di 100 persone tra cui parlamentari iracheni, funzionari locali e internazionali, studiosi, esperti e rappresentanti della società civile irachena.Dall'inizio del Programma la rete di università e istituti di ricerca italiani e iracheni che vi prendono parte si è allargata notevolmente arrivando a comprendere 19 enti in Italia e 12 in Iraq.