Milano, 3 novembre 2010 - Gioco, simulazione, performance, appropriazione, multitasking, conoscenza distribuita, intelligenza collettiva, giudizio critico, navigazione transmediale: queste le caratteristiche dei nuovi stili comunicativi, e degli stili di apprendimento dei bambini e dei preadolescenti ma anche dei teen ager di oggi. Si tratta della generazione dei “nativi digitali” che oggi popola le nostre scuole. Come è composta la “dieta mediale” dei nativi? In che modo i sistemi formativi internazionali e quello italiano, si attrezzano per risponde alle nuove domande e ai nuovi linguaggi di questa generazione digitale? Quali sono gli effetti combinati della rivoluzione dell’informazione sulle modalità e sulle forme della didattica?
Se ne discute il 18 e 19 novembre nell’ambito del convegno Digital learning. Scuola, apprendimento e tecnologie didattiche organizzato dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca in collaborazione con il Comune di Cinisello Balsamo presso Villa Forno (via Martinelli, 23), sede del Centro di Alta Formazione QUA_SI/Universiscuola e presso la Sala Consiliare del Comune in via XXV Aprile.
Sono previsti, fra gli altri, gli interventi di:
Antonio Battro, Chief Educational Officer OLPC (One Laptop per Child)
Francesc Pedro, Director New Millennium Learner Project OCSE
David Cavallo, Future Learning Group MIT
Betty Manchester, Director of Maine International Center for Digital Learning
Giovanni Biondi, Capo Dipartimento MIUR
Giuseppe Colosio, Direttore generale USR Lombardia
Paolo Ferri, Università di Milano-Bicocca
Sergio Saviori, Mondadori Education
Le ricercheNel corso del Convegno verranno presentati i dati di due ricerche condotte negli scorsi due anni dai gruppi di ricerca dell'Università Milano-Bicocca che fanno riferimento al Centro di Alta Formazione QUA_SI/Universiscuola. La prima è la rilevazione 2010 della ricerca sulla Dieta Mediale dei giovani studenti universitari che si occupa di indagare i loro consumi culturali, osservare da vicino la familiarità degli studenti con i più innovativi strumenti tecnologici, monitorare le abitudini di consumo di contenuti e prodotti culturali, verificare la frequenza e le modalità principali con cui gli studenti si collegano a Internet, analizzare la conoscenza e l'utilizzo di piattaforme e strumenti del web 2.0. La seconda indaga il fenomeno del Cyberbullismo nelle scuole di Milano e in alcune scuole di India, Turchia, Colombia e Brasile.
Il programma completo delle due giornate è consultabile sul sito del Convegno