Milano, 29 marzo 2010 - Tra il 6 e il 17 aprile 2010 si svolgerà a Stoccolma un Intensive Programme (IP), un programma di scambio fra studenti di diverse università europee dedicato allo sviluppo spaziale e urbano, a cui parteciperanno tre studenti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che aderisce al programma già dal 2002.Si tratta di un corso intensivo di dieci giorni sulle trasformazioni di vaste aree urbane, sulla riqualificazione del territorio e sull’impatto sociale ed economico di tali trasformazioni. Il tema è più che mai attuale: il dibattito pubblico in questi giorni si interroga sull’origine dei contrasti che si producono negli spazi urbani e sulle scelte di governance più adatte per favorire l’integrazione e prevenire il conflitto.
Il progetto è organizzato dall’European Spatial Development Planning Network ed è finanziato dall’Unione Europea attraverso il Lifelong Learning Programme (Programma per la formazione permanente). Gli studenti saranno ospitati a Stoccolma per tutta la durata del programma, grazie a borse di studio che coprono le spese di viaggio e di permanenza. Inoltre, il completamento del programma sarà ricompensato con l’assegnazione dai 3 ai 6 crediti ECTS (European Credit Transfer and Accumulation Sysem), che andranno ad arricchire il loro curriculum accademico.
Un programma internazionale e multidisciplinareIl programma prevede la partecipazione di studenti dei corsi di laurea magistrale e di dottorato delle università di provenienza in discipline quali: pianificazione, sociologia, architettura, economia e geografia, delle 17 università europee che partecipano al Network in 11 diversi Paesi europei.Dall’Università di Milano-Bicocca partiranno tre studenti che frequentano il Corso di Laurea Magistrale in Scienze del Turismo (Turismo, territorio e sviluppo locale) e il Corso di Laurea Magistrale in Sociologia. Gli studenti vincitori delle borse di studio invitati a Stoccolma sono Lucia Parrino, Federico Perelli e Massimiliano Rossetti.
Non solo riqualificazione urbanaLe aree di Stoccolma oggetto di studio sono quelle di Värtan e Frihamnen, ex zone industriali che stanno subendo un processo di conversione in zone commerciali e residenziali. Lo scopo del programma è quello di mettere in grado gli studenti di lavorare a un progetto di riqualificazione urbana, analizzando alcune delle problematiche a questo connesse. Il progetto ha infatti implicazioni sia di tipo urbanistico, come per esempio l’utilizzo degli antichi edifici industriali, il rafforzamento del sistema dei trasporti o la prevenzione del conflitto fra diversi usi dello spazio pubblico. Ma ha anche e soprattutto implicazioni di tipo sociale, in quanto è necessario considerare l’integrazione fra diversi gruppi di popolazione che andranno ad abitare l’area e i problemi connessi alla trasformazione di un quartiere popolare in una nuova zona residenziale.
Nell’Intensive Programme gli studenti saranno divisi in piccoli gruppi con interessi e competenze disciplinari diverse che lavoreranno sotto la supervisione di un tutor; alla fine del corso, ogni gruppo produrrà un progetto di sviluppo urbanistico, che verrà presentato, oltre che alla Commissione dei docenti per la valutazione accademica, anche a rappresentanti delle istituzioni locali.
I temi del progetto di lavoro sono molteplici e spaziano fra diversi argomenti collegati all’urbanistica:
- Disegno urbano: concetti e immagini per lo sviluppo di un’area urbana attrattiva e accessibile
- Governance: il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati nella pianificazione
- Sostenibilità: misure e strategie per minimizzare l’impatto dello sviluppo dell’area sull’ambiente e sul clima
- Capitale sociale: capire e gestire i diversi gruppi sociali presenti nell’area e incoraggiare la formazione di network sociali
- Servizi e commercio: pianificazione e sviluppo di servizi e commercio in un contesto locale e regionale
- Investimenti: strategie per attrarre investitori per lo sviluppo dell’area.
L’Intensive Programme in BicoccaL’edizione 2008 dell’Intensive Programme venne ospitata in Italia, presso l’Università di Milano-Bicocca. Lo studio urbanistico ebbe come teatro l’area dell’ex Manifattura Tabacchi, situata fra viale Fulvio Testi e via Suzzani, a ridosso del quartiere dell’Università, sottoposta anch’essa ad un intervento di riqualificazione con la riconversione in un polo cine-audio-visivo. Lo sguardo degli studenti si era poi posato sulle trasformazioni di vaste aree urbane quali il quartiere Bicocca e il Parco Nord.Nonostante il duro lavoro e le lunghe ore di lezione, gli studenti stranieri in visita a Milano giudicarono l’esperienza entusiasticamente e questo non solo dal punto di vista accademico, ma anche per la possibilità di essersi confrontati con un’area urbana a loro sconosciuta e per l’opportunità di aver lavorato in un contesto internazionale con colleghi provenienti da tutta Europa.
Un’opportunità per crescere«L’Intensive Programme consente agli studenti di aprire lo sguardo verso altre discipline - spiega la professoressa Serena Vicari, referente del programma per l’Università di Milano-Bicocca - e di acquisire quelle competenze trasversali che sono oggi sempre più apprezzate anche nel mondo del lavoro. Non ci sono più professioni a tenuta stagna, ma una professionalità che si nutre di competenze multidisciplinari. L’ambiente internazionale – continua Vicari – è molto importante per gli studenti: non solo ognuno dei ragazzi osserva le trasformazioni urbane con gli occhi della propria disciplina per poi riflettere su conoscenze e esperienze delle rispettive città di provenienza, ma soprattutto impara a lavorare insieme a studenti di altre nazionalità e formazione su problemi comuni. Molti si lamentano dell’intensità dell’Intensive Programme, ma tutti si dispiacciono di non poter ripetere l’esperienza un altro anno». «L’Intensive Programme – dice Lucia Parrino, studentessa del corso di laurea magistrale in Turismo, Territorio e Sviluppo Locale, in partenza per Stoccolma insieme agli altri due colleghi – è sicuramente un’occasione per fare un’esperienza in un ambiente internazionale. Il confronto interculturale è uno degli stimoli che mi ha spinta a partecipare al programma. Non solo, anche l’opportunità di confrontarmi con diversi approcci disciplinari mi pare interessante, anche perché provengo da una Laurea triennale in Economia. È anche una delle occasioni in cui l’Università permette di fare esperienza sul campo e di mettere in pratica quello che viene trasmesso nei corsi teorici».