Settimana della Ricerca scientifica: formazione, comunicazione e wireless communication technology secondo Manuel Castells

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Giovedì, 28 Maggio 2009

Milano, 28 maggio 2009 - «Non si può più pensare di insegnare a leggere e a scrivere a un bambino senza insegnargli, contemporaneamente, anche ad usare gli strumenti della wireless communication technology». Lo ha detto Manuel Castells, il maggiore studioso a livello mondiale della società dell'informazione, intervenendo questa mattina all'Università di Milano-Bicocca nel corso della tavola rotonda Ubiquitous Learning con la quale ha preso il via la conferenza internazionale Ticemed 2009 dedicata alla formazione a distanza nel bacino del Mediterraneo, alla quale partecipano oltre 146 tra esperti, studiosi e produttori di tecnologie per l'e-learning provenienti da tutto il mondo.

 

Castells, sociologo spagnolo che da oltre vent'anni si occupa di Internet e ne studia l'impatto sulla società contemporanea, ha insegnato in numerose università, da Berkeley a Nanterre, è stato consulente dell'Onu e attualmente è professore di Comunicazione all'Annenberg Center della University of Southern California.

 

Le tecnologie della wireless communication, ha spiegato ancora Castells, si sono diffuse rapidamente perché hanno incontrato le esigenze reali e pratiche delle persone. Basti pensare all'effetto dell'accoppiata internet-telefono cellulare: «Sono le evening news che dipendono da You Tube e non il contrario. Per qualsiasi uomo politico oggi può essere un problema trovarsi davanti qualcuno con un telefono cellulare».

Ma è nei paesi in via di sviluppo che si può osservare oggi l'effetto più concreto e immediato dell'importanza delle reti di comunicazione wireless, spesso con risvolti molto "creativi": «In alcune aree dell'Africa le persone ricaricano i cellulari pedalando mentre si spostano da un villaggio all'altro.

 

«In Cina, in India e nei paesi emergenti in generale - ha concluso Castells - le persone spendono fino al 40 per cento del proprio minireddito in wireless communication technology. È la voce di spesa più importante subito dopo il cibo, il motivo è che queste tecnologie sono percepite come essenziali per numerose attività: dal business ai contatti con parenti e amici, dall'acquisizione di informazioni alla salute».

Manuel Castells ospite dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca