La firma grafometrica

10 Aprile 2019
Una risposta davvero efficace alla "crisi della sottoscrizione"?

Ore 10.30 – 12.00

Edificio U6, aula U6-21

Piazza dell'Ateneo Nuovo 1, Milano

Pur nella varietà delle singole architetture, tutti i sistemi firma grafometrica consentono la digitalizzazione sia del tratto chirografo sia di altri valori biometrici comportamentali legati alla dinamica di apposizione della firma manoscritta (l'indice pressorio, il ritmo, la velocità e l'accelerazione impressa al gesto dello scrivere). Tutte caratteristiche, cioè, che valgono a contraddistinguere la "personalità grafica" di ogni singolo sottoscrittore. 
Sulla firma grafometrica fanno oggi grande assegnamento le banche e gli altri intermediari finanziari che l'adoperano, sempre più diffusamente, per concludere contratti. Nel corso dell’incontro si esaminano le diverse modalità d'impiego della firma grafometrica come mezzo d'autenticazione (entity authentication e data origin authentication), sottoponendo a vaglio critico la diffusa convinzione secondo cui la firma grafometrica è - in base al diritto europeo vigente - una "firma elettronica avanzata". L'interrogativo di fondo a cui si tenta di dare una risposta è, quindi, se e fino a che punto la firma grafometrica possa essere considerata come la soluzione alla c.d. "crisi della sottoscrizione”. 

Intervengono: 

  • Andrea Rossetti, Filosofia del diritto, Università di Milano – Bicocca 
  • Gianluca Navone, Istituzioni di diritto privato, Università di Siena 
  • Marco Silvi, Informatica per la PA, Università di Milano – Bicocca

La partecipazione è libera, previa ISCRIZIONE al form online

Per informazioni[email protected]