Razza e istruzione. Le leggi anti-ebraiche del 1938

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18 Febbraio 2019 - 15 Marzo 2019
Mostra documentaria
Immagine
Razza e istruzione. Le leggi anti-ebraiche del 1938
Galleria dell’Aula Magna, Edificio U6
Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano  
L’accesso alla mostra, aperta al pubblico dal 18 febbraio al 15 marzo, è libero e gratuito dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 20.00 e al sabato dalle ore 8.00 alle 13.30.  
Per questioni organizzative, i gruppi che desiderano visitare la mostra in autonomia sono pregati di informare con congruo anticipo l'Ufficio Comunicazione scrivendo a comunicazione@unimib.it 
 
La mostra documentaria è inedita e basata su materiali d’archivio e bibliografici, molti dei quali esposti per la prima volta. L’esposizione è il risultato del lavoro di ricerca e della collaborazione fra tutte le istituzioni e fondazioni coinvolte nel progetto.  
 
Articolata in sette sezioni tematiche, la mostra ripercorre la genesi e l’applicazione delle leggi razziali nel campo dell’istruzione pubblica attraverso materiali di archivio e bibliografici provenienti da istituzioni culturali milanesi e nazionali. Dalla emanazione delle leggi, alla esclusione dei docenti universitari, fino al reintegro di coloro che furono discriminati nel 1938, l’esposizione vuole offrire spunti di riflessione su una pagina drammatica della storia italiana.
 
L’iniziativa inquadra sia le conseguenze che il divieto di accesso all’istruzione e alle professioni ebbe per le persone di origine ebraica, sia gli effetti che ebbe sul sistema educativo. A 80 anni da tali leggi illiberali, l’università come luogo dedito alla ricerca libera, alla formazione inclusiva e alla cittadinanza attiva, non può che riaffermare i principi democratici dell’uguaglianza e della libertà, contrastando ogni forma di razzismo e di segregazione.
 
L’esposizione è stata inaugurata al termine del convegno del 18 febbraio, “Razza e istruzione. Le leggi anti-ebraiche del 1938”, nell’ambito del quale si è svolta anche la lectio magistralis “L’indifferenza” della Senatrice Liliana Segre.
 
Responsabile scientifica del progetto Marina Calloni, professoressa di Filosofia politica e sociale.