Gaza, approvata la mozione del Senato accademico

Mercoledì 08 Ottobre 2025
L'impegno dell'Ateneo per la pace e i diritti umani

Il Senato accademico dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, nella seduta dell'8 ottobre, ha approvato la seguente mozione. 

“Quello che avviene a Gaza non è accettabile: una popolazione intera ridotta alla fame è una condizione che la comunità internazionale e le coscienze individuali non possono accettare. Così come non è accettabile l’intenzione di espellere dal proprio territorio una popolazione. O quella di occupare territori dell’Autorità palestinese in Cisgiordania, rendendo impossibile una soluzione politica definitiva in quella regione, che è a vantaggio di tutti, anche della sicurezza di Israele.”

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, 10 settembre 2025

Le università pubbliche sono un presidio di pace, libertà e responsabilità etica e civile. Hanno, inoltre, un ruolo politico cruciale nella produzione e nella promozione di saperi, valori e cultura. L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in coerenza con l’articolo 11 della Costituzione italiana, ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e, più in generale, ripudia l’uso della violenza in ogni sua forma.

Pertanto, l’Università degli Studi di Milano-Bicocca condanna con forza le gravi violazioni dei diritti umani fondamentali e del diritto internazionale umanitario perpetrate dallo Stato di Israele, compreso il massacro della popolazione civile, la distruzione indiscriminata di edifici civili, universitari e scolastici, gli ostacoli posti agli aiuti umanitari e alle missioni della Flotilla, al personale medico, ai giornalisti e ai volontari, nonché il ricorso intenzionale alla carestia.

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in questo quadro, indica come priorità: la liberazione di tutti gli ostaggi, il cessate il fuoco, l’apertura e la messa in sicurezza di corridoi umanitari, l’apertura di tutti i pertinenti valichi di frontiera, il rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite che riconoscono al popolo palestinese il diritto all’autodeterminazione e l’attuazione delle Convenzioni di Ginevra nel rispetto, innanzitutto, della vita, della dignità, del diritto alle cure e allo studio della popolazione che vive nella Striscia.

In risposta a questa emergenza umanitaria, l’Ateneo – nell’ambito di un’iniziativa nazionale - ha stanziato fondi per l’istituzione di borse di dottorato rivolte a studenti e studentesse provenienti dalla Palestina e ha attivato borse di ricerca e posizioni di visiting researcher per ricercatori e ricercatrici palestinesi. L’impegno del nostro Ateneo per il supporto allo studio e alla ricerca di studenti, studentesse e colleghi palestinesi continuerà a rafforzarsi e si inserisce nel progetto più ampio “Bicocca per la pace” che da anni eroga borse e altre misure a sostegno della libertà di studio e ricerca laddove non è sempre garantita, insieme all’organizzazione di convegni, incontri pubblici, giornate seminariali e momenti di formazione.

Fino al perdurare di questa crisi, il Senato Accademico esorta tutte le componenti della comunità universitaria a non sottoscrivere né rinnovare accordi con istituzioni direttamente coinvolte nelle gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani fondamentali. Ogni scelta accademica dovrà orientarsi al rispetto dei principi di pace e giustizia. Allo stesso tempo, l’Ateneo esprime solidarietà alle colleghe e ai colleghi israeliani che, a loro rischio personale, si oppongono alle azioni che il proprio governo sta portando avanti nella Striscia di Gaza e si impegnano per difendere il ruolo etico e civile della ricerca e della didattica universitaria.

Infine, il nostro Ateneo si impegna a collaborare con le altre università italiane nella promozione di azioni di supporto a quanto scritto in questo documento.

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 08/10/2025