L’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha intitolato un’aula a Ersilia Bronzini, fondatrice dell’Asilo Mariuccia e paladina dei diritti delle donne e dei minori. La cerimonia, che si è svolta questa mattina presso l'aula U6/7, ha visto anche l'intervenuto del pronipote di Ersilia, Pietro Majno.
Continua così il partenariato tra la storica Fondazione e l’Università Bicocca, che nasce dal comune interesse verso la difesa dei diritti delle donne e dei minori, e che si è concretizzato pochi mesi fa con la CorriBicocca, in cui parte del ricavato è stato destinato alla ristrutturazione della palestra del polo di Porto Valtravaglia (VA), una delle sedi della Fondazione.
Ersilia Bronzino Majno è stata una delle prime promotrici dell’emancipazione femminile, essendo tra le fondatrici dell’Unione femminile nazionale nel 1899, e avendo preso parte anche alla sezione milanese del Comitato contro la tratta delle bianche che si batteva contro la prostituzione. Da qui l’idea di creare un luogo di accoglienza per tutte quelle giovani donne e bambine del territorio lombardo esposte a questo rischio, per supportarle e aiutarle a costruire un nuovo futuro.
La Presidente di Fondazione Asilo Mariuccia, Emanuela Baio, commenta così: “L’intitolazione di un’aula dell’Università Bicocca alla nostra fondatrice ci riempie di orgoglio e ci fa sentire ancora più vicini a questo prestigioso ateneo. Ersilia Bronzini ha segnato tutta la sua vita da una laica religiosità. Con le sue compagne ha scelto di dotare Milano di un’istituzione non meramente filantropica, ma finalizzata alla reale emancipazione, che è lo spirito che continua a guidare il nostro lavoro ancora oggi. Con l’intitolazione, ci auguriamo di stimolare la curiosità come amore della conoscenza, incoraggiamento intellettuale e linfa per la vita universitaria e per quella di tutte le donne italiane”.
“Per l’Università di Milano-Bicocca – dichiara la Rettrice Giovanna Iannantuoni – è un onore poter intitolare un’aula dell'ateneo a Ersilia Bronzini, donna colta e sempre schierata dalla parte dei fragili. Il suo impegno civile e sociale per la prevenzione della delinquenza minorile, per l’istruzione e l’emancipazione delle donne e per la tutela della maternità ci auguriamo possa essere d’ispirazione per i nostri studenti e per tutta la comunità accademica”.
