
L’Università di Milano-Bicocca si conferma un trampolino di lancio verso il mondo del lavoro. A dirlo è il Rapporto AlmaLaurea 2025 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati: a cinque anni dalla laurea, il 92,3 per cento dei laureati magistrali dell'Ateneo Bicocca ha un’occupazione (lo scorso anno la percentuale era dell’89,8 per cento).
Anche nel breve periodo i dati sono positivi: già a un anno dalla laurea, l’87,8% dei magistrali biennali di Bicocca è occupato (a fronte di una media nazionale del 75,7% registrata nel 2024), con un incremento anche della quota di contratti a tempo indeterminato, oggi al 36,1%. La laurea è percepita inoltre come efficace per l’attività lavorativa nel 60,2% dei casi. Tra i laureati triennali che non proseguono gli studi, il tasso di occupazione a un anno è dell’84,6% (la media nazionale è invece del 78,6%).
L’Indagine ha riguardato complessivamente 13.183 laureati dell'Università di Milano-Bicocca: i dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2023 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2019 e intervistati dopo cinque anni. I dati confermano anche una relazione piuttosto solida tra formazione universitaria e inserimento lavorativo, supportata anche dalla capacità degli studenti di conciliare studio e lavoro. Durante il percorso universitario, infatti, il 75,3% degli studenti Bicocca ha intrapreso un’attività lavorativa, una percentuale significativamente più alta rispetto alla media nazionale (66,7%). Dal punto di vista delle performance accademiche, l’Università si distingue anche per la regolarità negli studi: il 68,4% dei laureati termina il percorso in corso, con una media d’età alla laurea di 25,1 anni, inferiore alla media italiana (25,8 anni). Elevata anche la soddisfazione complessiva: il 91,6% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria, e il 75,4% sceglierebbe di nuovo lo stesso corso nello stesso Ateneo.