La sede INFN di Milano-Bicocca all'Aquila con due studenti

Giovedì 18 Aprile 2019
Due milanesi hanno partecipato allo stage sui raggi cosmici al Gran Sasso
Immagine
montagne

Nei giorni scorsi circa 30 studenti di scuole superiori sono arrivati all’Aquila da 14 regioni italiane per conoscere e approfondire la fisica dei raggi cosmici, durante uno stage ospitato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dal Gran Sasso Science Institute (GSSI).

A rappresentare la sezione di Milano-Bicocca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno partecipato due studenti, Elisa Morganti e Omar Regantini del Liceo Scientifco Statale “A. Banfi” di Vimercate (MB), che si sono distinti su tutti gli altri partecipanti durante l’International Cosmic Day dello scorso 29 Novembre, una giornata all’insegna dei raggi cosmici che si è tenuta in tutto il mondo e che ha visto la partecipazione di ben 14 sedi INFN, tra cui la sezione di Milano-Bicocca, e del GSSI in Italia.

Nei giorni scorsi quindi gli studenti selezionati hanno avuto modo di visitare i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e il GSSI - Gran Sasso Science Institute a L'Aquila ed effettuare misure a diverse quote, per poter apprezzare l’aumento del flusso dei raggi cosmici in relazione all’altitudine.
I rilievi sono stati fatti sull’Altopiano delle Rocche in provincia dell'Aquila, a differenti altitudini e località. Proprio su queste montagne furono effettuati anche i primi studi di Domenico Pacini, autore di altre successive misure che portarono all’evidenza, insieme a quelle effettuate da Viktor Hess, dell’esistenza dei raggi cosmici, all’inizio del secolo scorso.

I partecipanti hanno effettuato anche misure alle quote più alte, raggiungendo Campo Imperatore (2100 m s.l.m.) all'interno del comprensorio del Gran Sasso.

Le misure effettuate hanno ripercorso una celebre campagna di raccolta dati compiuta nel 1939 dal fisico italiano Bruno Rossi, appena arrivato negli Stati Uniti, a seguito dell’emanazione delle leggi razziali in Italia, per studiare il cosiddetto “assorbimento anomalo dei mesotroni” (particelle che ora chiamiamo muoni, con proprietà simili agli elettroni, ma instabili e circa 200 volte più pesanti).

Le ragazze e i ragazzi giunti all’Aquila hanno partecipato anche ad incontri e seminari con docenti e ricercatori esperti nel campo dei raggi cosmici, e hanno avuto modo di visitare anche  i laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Lo stage fa parte delle iniziative di OCRA (Outreach Cosmic Ray Activities), il programma INFN che coordina  a  livello  nazionale  le  attività  di  divulgazione  scientifica  nell’ambito  dei  raggi cosmici indirizzati  a  un  pubblico  non-esperto  del  settore,  tra  cui  gli  studenti  degli  istituti  scolastici. Lo stage è stato reso possibile anche grazie al contributo di CAEN S.p.A. e Rotary International.

a cura di Redazione Centrale, ultimo aggiornamento il 26/04/2019