Milano-Bicocca, 720mila euro a sostegno dei giovani ricercatori

Questo sito utilizza cookie tecnici, propri e di terze parti, per garantire la corretta navigazione e analizzare il traffico e, con il tuo consenso, cookie di profilazione e altri strumenti di tracciamento di terzi per mostrare video e misurare l'efficacia delle attività di comunicazione istituzionale. Puoi rifiutare i cookie non necessari e di profilazione cliccando su “Rifiuta tutti”. Puoi scegliere di acconsentirne l’utilizzo cliccando su “Accetta tutti” oppure puoi personalizzare le tue scelte cliccando su “Rivedi le tue scelte sui cookie”.
Giovedì, 27 Agosto 2020

Un investimento da 720mila euro per finanziare giovani ricercatori, promuoverne progetti di ricerca interdisciplinari e sostenerli concretamente nei primi anni della carriera. È quanto previsto dal bando “Bicocca Starting Grants”, lanciato dall'Università di Milano-Bicocca e destinato ad assegnisti di ricerca dell'Ateneo. Il primo grant interno a un ateneo e di tale portata, in Italia, a rivolgersi esclusivamente a questa platea.

Il Cda dell'Università di Milano-Bicocca ha approvato uno stanziamento di 720mila euro che verrà ripartito per finanziare 8 progetti di ricerca, della durata di dodici mesi, per un valore massimo di 60mila euro l'uno e per sostenere, trascorso il primo anno, il rinnovo dei 4 progetti ritenuti scientificamente più rilevanti per le attività svolte e per la capacità del gruppo proponente di raccogliere ulteriori finanziamenti da enti terzi.

«Con questo bando – afferma il prorettore alla Ricerca dell'Università di Milano-Bicocca, Guido Cavaletti – diamo vita a una sorta di incubatore per le migliori idee di ricerca e innovazione dei nostri assegnisti. Ci rivolgiamo quindi a giovani che non sono più studenti perché hanno già conseguito il dottorato ma che non sono ancora ricercatori di ruolo. Il nostro obiettivo è dare loro fiducia e sostegno perché possano mettersi in gioco per sviluppare un loro progetto in totale autonomia».

La sfida, per i giovani ricercatori, corre su un doppio binario. «Metteremo alla prova gli assegnisti – aggiunge il prorettore – responsabilizzandoli nella proposta di un progetto di ricerca e nella gestione del relativo budget. E stimolandoli a produrre risultati che consentano di partecipare e vincere bandi competitivi esterni alla nostra università, al termine del primo periodo».

I contributi copriranno i costi per l'acquisto di materiale, il reclutamento di personale e la partecipazione a scuole, congressi, brevi soggiorni, eventi di carattere internazionale. Ciascuna candidatura dovrà arrivare da un team composto esclusivamente da titolari di assegno di ricerca in servizio presso Milano-Bicocca (minimo due) e afferenti ad almeno due distinti dipartimenti dell'Ateneo. «Oggi nei progetti di ricerca coinvolgere più ambiti disciplinari viene considerato, anche dagli investitori, un valore aggiunto. E sono pochi i settori nei quali sia ancora possibile fare ricerca pura, confinata a uno specifico interesse», osserva Cavaletti.

Le domande dovranno essere presentate entro giovedì 15 ottobre compreso. A questo indirizzo si possono trovare tutte le informazioni, in italiano e in inglese, e i moduli da compilare. Le candidature pervenute saranno selezionate da una commissione di valutazione, formata da esperti di diverse aree disciplinari, secondo i seguenti criteri: qualità scientifica della proposta progettuale; qualità del team proponente; impatto sociale, economico e industriale della proposta; piano di spesa e sostenibilità delle attività anche rispetto a ulteriori canali di finanziamento.

Oltre all'incarico presso l'Università di Milano-Bicocca e all'interdisciplinarità della proposta, ulteriore requisito richiesto è il possesso di un titolo di dottore di ricerca o di un diploma di specializzazione conseguito da almeno 24 mesi e non oltre i 60 mesi. Un termine che è innalzato in caso di mesi di maternità o paternità fruiti dai candidati o per altre cause previste dalla legge.