“Giochi di luci e ombre”, dal carcere al palcoscenico attraverso l’Università

Giovedì, 21 Settembre 2017

Milano, 21 settembre 2017 – “Giochi di luce e ombre” è lo spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da studenti dell’Università di Milano-Bicocca e persone detenute nella Casa di reclusione di Opera. L’obiettivo del progetto, che comprende anche la presentazione del libro “Università@Carcere”, è dare vita ad un’esperienza formativa e sociale che possa essere replicata in altre città d’Italia con una tournée di rappresentazioni teatrali.

Sono i frutti del Protocollo d’intesa fra l’Università di Milano-Bicocca e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia (Prap), che ha “portato l’università in carcere” attraverso il corso sulla mediazione dei conflitti. Lo spettacolo sarà il primo di un tour per l’Italia con l’obiettivo di esportare in tante altre università come in tante altre carceri l’esperienza quadriennale che ha affiancato la Casa di reclusione di Milano Opera e l’Università Bicocca: un modello sperimentale di mediazione e inclusione sociale come occasione per rivedere modelli di intervento e gestione in linea con il documento finale degli “Stati generali dell’esecuzione penale”, iniziativa del Ministro della Giustizia.

L’obiettivo dell’accordo di collaborazione fra l’Ateneo e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, firmato nel 2011, è quello di sviluppare attività scientifiche, culturali e didattiche in collaborazione con gli istituti penitenziari. Il progetto complessivo prevede varie tipologie di intervento fra cui corsi ad hoc, repliche di insegnamenti attivi nell’Ateneo milanese e procedure d’iscrizione semplificate. Nel 2014 è stato anche lanciato l’Open day in carcere dell’Università Bicocca con la presentazione agli studenti-detenuti dei corsi universitari, per orientarli verso un percorso che possa rappresentare la base di un futuro reinserimento lavorativo.

Gli appuntamenti

Venerdì 22 settembre alle ore 18 nella sede centrale della Biblioteca di Ateneo (edificio U6, 2° piano, piazza dell’Ateneo Nuovo, 1) sarà presentato il libro “Università@Carcere – Il divenire della coscienza: conflitto, mediazione, perdono” scritto da studenti dell’Università di Milano-Bicocca e persone detenute presso il carcere di Opera. Interverranno Alberto Giasanti, docente presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Ateneo milanese, Giacinto Siciliano, direttore della Casa di reclusione di Opera, e Maurizio di Girolamo, direttore della Biblioteca di Ateneo. Il libro testimonia l’incontro fra società e carcere, per portare a contatto le esperienze “dell’esterno” e quelle vissute all’interno delle mura carcerarie.

Sabato 23 settembre alle 20,45 nell’Auditorium “Guido Martinotti” dell’Università di Milano-Bicocca (edificio U12, via Vizzola, 5) si svolgerà lo spettacolo teatrale “Giochi di luci e ombre” rappresentato, scritto e diretto da un gruppo di attori-non attori: sei studentesse dell’Università Bicocca e sette persone detenute nella Casa di reclusione di Opera porteranno in scena frammenti di storie di vita. L’ingresso è a offerta libera fino ad esaurimento dei posti e il ricavato sarà destinato alla realizzazione di un documentario della tournée “Giochi di luci e ombre”.

«L’accordo fra l’Università di Milano-Bicocca e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia – spiegano Giacinto Siciliano, direttore della Casa di reclusione di Opera, e Alberto Giasanti, docente di Sociologia del diritto e del mutamento sociale all’Università Bicocca – è un’esperienza innovativa nella quale si sono visti studenti e persone detenute conoscersi, paure e diffidenze abbattersi, abilità e consapevolezze nuove affermarsi, e gap culturali colmarsi a volte anche grazie alla sola forza dell’esperienza di strada».