Milano, 22 giugno 2009 - Il premio Nobel 2004 per la Chimica, Aaron Ciechanover, ha inaugurato questo pomeriggio, presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, la "4th National Conference" della Associazione Italiana di Proteomica (ItPA).
Da oggi, e fino a giovedì 25 giugno, si svolge, presso l'Aula Magna dell'Università Milano-Bicocca, un congresso interamente dedicato alla Proteomica. Alla quattro giorni partecipano 300 giovani ricercatori italiani, i migliori specialisti internazionali e italiani e giovani studiosi delle proteine presenti nel genoma. L'israeliano Aaron Ciechanover, nella sua Lectio Magistralis, ha detto che «la scoperta della complessa cascata delle vie dell'Ubiquitina ha rivoluzionato le conoscenze sui meccanismi di regolazione del metabolismo cellulare, in particolare sulla eliminazione dei prodotti metabolici, aprendo la strada a nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche».
«La Proteomica - spiega il Professor Paolo Mocarelli, presidente della ItPa e organizzatore del convegno - è una scienza di frontiera. Il congresso, che riunisce i maggiori esperti internazionali in discipline trasversali che vanno dalla biologia alla genetica, dalla chimica all'informatica e all'oncologia, fa il punto sulle soluzioni che questa disciplina può fornire in molti ambiti medici. Lo studio dell'enorme sistema di proteine (sono circa un milione), permetterà infatti di intervenire in modo molto più sofisticato nella diagnosi, soprattutto in fase iniziale, di numerose malattie tra cui tumori e miocardiopatie. Lo studio, inoltre, apre la porta all'individuazione di nuovi potenti farmaci della classe biotecnologica».
Due sessioni della conferenza, che vede la partecipazione di molti giovani ricercatori (il 50% dei relatori ha meno di 35 anni), saranno dedicate ai rapporti fra proteomica cellulare e "systems biology" e agli avanzamenti tecnologici in corso. Le moderne tecniche permettono infatti di creare delle vere e proprie fotografie delle cellule a livello molecolare grazie alla spettrometria di massa e a sofisticati programmi informatici. Con le tecniche attuali si ricercano molecole indicatrici di patologie che possono essere diluite nel sangue in millesimi di miliardesimo, aprendo la strada a scenari inimmaginabili solo venti anni fa.
Nel corso di alcune sessioni del congresso verranno inoltre approfondite le conoscenze nel campo della proteomica delle piante, cercando di far luce sui meccanismi di maturazione dei frutti.
La Proteomica, una scienza di frontiera
La Proteomica, che è lo studio del proteoma inteso come intero complesso di proteine espresse da un genoma, è una nuovissima scienza che contribuisce alla conoscenza delle proteine e del loro funzionamento. Studiare l'espressione e la funzione delle proteine e dei meccanismi fisio-patologici in cui sono coinvolte aiuta, tra le altre cose, a comprendere quali sono i meccanismi alla base dell'insorgenza delle malattie e a identificare le alterazioni proteiche.
Aaron Ciechanover
Il Professor Aaron Ciechanover è noto per le scoperte fondamentali sul ruolo della Ubiquitina che è, per così dire, il sistema di "nettezza urbana" delle cellule. L'ubiquitina è infatti una proteina coinvolta nel meccanismo di degradazione delle proteine diventate inutili, e si basa su un sistema che conta una miriade di processi. La modificazione di alcuni di questi non sorprende che sia implicata nella patogenesi di alcuni tumori e malattie degenerative. Queste scoperte aprono la strada sia a nuovi metodi diagnostici sia a nuovi bersagli per potenti farmaci selettivi contro le cellule "deviate".