In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne 2025, l'Università di Milano-Bicocca continua il suo impegno nella promozione e sensibilizzazione su questo tema, attraverso una serie di iniziative e attività destinate a promuovere la consapevolezza e la cultura del rispetto che si svilupperanno lungo il mese di novembre.
Programma
Il Centro interdipartimentale per gli studi di genere ABCD organizza convegno diffuso intitolato "Se saprai starmi vicino: riflessioni per promuovere il rispetto e la cura fra i generi"
L'iniziativa propone lo sguardo di molteplici discipline sul tema della violenza di genere, nelle sue diverse forme (fisica, verbale, psicologica, relazionale, economica, simbolica) e nei differenti contesti, analizzando anche forme di violenza meno esplicite e meno marcate e stimolando una lettura non superficiale e affrettata, ma sensibile e attenta agli elementi più complessi e profondi del fenomeno.
Docenti di vari Dipartimenti, a partire da diverse ricerche, teoriche e/o empiriche, propongono significative possibilità di interpretazione, nella prospettiva della promozione di una cultura del rispetto e del dialogo fra i generi e nella consapevolezza della necessità di interventi che sostengano processi trasformativi e di crescita.
L’evento nasce con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità accademica e la cittadinanza sul tema della violenza di genere, promuovendo al contempo una cultura di rispetto, parità e responsabilità condivisa. La giornata rappresenta un momento di ascolto, riflessione e confronto, con la partecipazione di esponenti del mondo istituzionale, accademico e della società civile.
L’incontro promosso dall’Osservatorio Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e coordinato da Sveva Magaraggia, Pro Rettrice alle Pari Opportunità e alle Diversità, intende aprire uno spazio di confronto e riflessione sul ruolo degli uomini nella prevenzione della violenza di genere.
“Ripensare le maschilità” significa interrogare i modelli culturali, sociali e relazionali che strutturano il maschile, per promuovere forme di identità e di relazioni fondate sul rispetto, sulla responsabilità e sulla parità. L’evento riunisce voci provenienti dal mondo accademico e dall’associazionismo maschile impegnato contro la violenza, in un dialogo sulle responsabilità collettive e individuali degli uomini nel contrasto alla violenza, nella ridefinizione dei modelli educativi e nella costruzione di pratiche relazionali non violente.
10 novembre 2025, 17:30 - 19:00, U4 - 8
Negoziare per realizzare sogni e innovazioni. Cosa insegnano Madam C.J Walker, Muriel Siebert e Luisa Spagnoli
La tavola rotonda ruota intorno a una soft-skills spesso trascurata, la capacità di negoziare, che secondo alcune ricerche è più carente tra le donne. Se ne parlerà partendo dal libro Donne contanti. Storie di imprenditrici e trader che hanno fatto scuola.
11 novembre 2025, 12:30 - 14:00, U7-10
Il patriarcato non è morto
La violenza sulle donne è il tema affrontato dal libro Le parole sono come uno sciame d’api, curato da Loredana Lipperini, dal quale partirà una riflessione sulla persistenza del patriarcato nella nostra società.
12 novembre 2025, 9:30 - 11:30, U7-14
Genere e potere
La presenza femminile nelle istituzioni può trasformare le logiche del potere, oppure rischia di essere assorbita da modelli esistenti? Quali pratiche e visioni guidano le donne che entrano nelle assemblee elettive o assumono incarichi di vertice? Un dibattito ispirato dal libro di Giorgia Serughetti, Potere di altro genere. Donne, femminismi e politica.
14 Novembre 2025, 9:30 - 11:30, U6-35
L’etica della cura con voce umana
Presentazione del libro Con voce umana, in cui Carol Gilligan approfondisce e rinnova la sua ricerca sul pensiero morale e sulla soggettività, tornando a interrogare le dinamiche del patriarcato a partire dalle voci – spesso inascoltate – di ragazze e ragazzi nel loro percorso di crescita. In continuità con le tesi che l’hanno resa una figura di riferimento del pensiero etico e femminista, Gilligan sviluppa un’etica della cura intesa come pratica relazionale capace di far emergere le parole soffocate, i conflitti interiori, la tensione tra autenticità e conformismo.