Bicocca, gli effetti visibili della trasparenza amministrativa

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Mercoledì, 26 Febbraio 2014

Milano, 26 febbraio 2014 – Essere trasparenti conviene. Anche a sfatare alcuni miti. Se prendiamo due indicatori come assenteismo e capacità di saldare i debiti della pubblica amministrazione, l’Università di Milano-Bicocca ha un tasso di assenteismo del 7,1 per cento che, seppur non perfettamente confrontabile, risulta in linea con quello del settore privato, ad esempio il settore metalmeccanico.  Ed è anche una buona pagatrice dei propri fornitori, se si considera che negli ultimi quattro anni ha pagato in meno di 60 giorni.  Sono alcuni dei dati emersi nel corso della prima Giornata della Trasparenza dell’Università di Milano-Bicocca, che si è tenuta questa mattina presso l’auditorium Guido Martinotti, con lo scopo di informare tutti gli stakeholder, dagli studenti alle aziende, su risultati e indicatori gestionali.

«Credo che la trasparenza sia uno dei principi fondamentali della pubblica amministrazione - ha detto il rettore Cristina Messa -, soprattutto se intesa come lo strumento attraverso il quale far conoscere come vengono raggiunti gli obiettivi delle amministrazioni. Organizzeremo almeno una volta all'anno questa giornata».

Il concetto di amministrazione trasparente è stato introdotto e rafforzato dal Decreto Legislativo 33 del 2013 che ha previsto per le pubbliche amministrazione l’obbligo di raccogliere sui propri siti internet dati e informazioni. L’Università di Milano-Bicocca lo ha fatto nella sezione Amministrazione trasparente del portale dedicata a tutti gli utenti e ai cittadini, uno spazio nel quale si possono trovare le principali informazioni sull’Università: dai costi del personale ai tempi di pagamento dei fornitori, dalle società partecipate ai tassi di assenteismo, fino alle informazioni sulle auto di servizio.

Il direttore generale, Candeloro Bellantoni, ha presentato il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità e il Piano e la Relazione sulla Performance. «Noi siamo stati tra i primi ad adempiere agli obblighi della trasparenza – ha sottolineato –, e stiamo lavorando per rendere ancora più accessibili i nostri dati rendendoli sempre più incrociabili e ricchi di informazioni. Siamo partiti dalla didattica ed estenderemo queste procedure anche ad altri settori. Ma quello che vorrei evidenziare è anche come l’introduzione della verbalizzazione online degli esami abbia permesso nel 2013 a un maggior numero di studenti di laurearsi nella sessione di marzo, consentendo a circa 500 famiglie di risparmiare 600 euro sul rinnovo dell’iscrizione».

«Dall’analisi dei dati – ha detto Paolo Mariani, docente di statistica economica e coordinatore del nucleo di valutazione dell’Ateneo – emergono informazioni incoraggianti e per certi versi non scontate, ad esempio per le aziende siamo degli interlocutori affidabili perché abbiamo tempi certi di pagamento, abbiamo un tasso di assenteismo molto basso, che si attesta intorno al 7,1 per cento, e investiamo nella formazione del personale, basti pensare che nell’ultimo biennio abbiamo erogato una formazione pari a 28 ore per dipendente»

Riportiamo alcuni degli indicatori attraverso i quali vengono misurate le performance dell’Ateneo.

Indicatore di  tempestività dei pagamenti Negli ultimi quattro anni l’Ateneo ha pagato i suoi fornitori in meno di 60 giorni. 

Il tasso di assenteismo del personale tecnico amministrativo   Nel 2013 il tasso di assenteismo del personale tecnico amministrativo dell’Ateneo si è attestato al 7,1 per cento, in linea con quello dell’industria privata (ad esempio, il comparto metalmeccanico nel 2012 presentava un tasso del 7,1 per cento). 

Tempi di laurea più snelli grazie all’informatizzazione    L’introduzione della verbalizzazione online degli esami ha fatto crescere del 27,67 per cento il numero dei laureati nella sessione di marzo. Si è passati dalla media di 1688 laureati del triennio 2010/2012 ai 2188 laureati effettivi del 2013, garantendo a un maggior numero di studenti di laurearsi nella sessione di marzo e di recuperare così del tempo sulla conclusione effettiva degli studi.

Career Day, quando gli studenti incontrano le aziende    L’attività di contatto con le aziende finalizzata all’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro è cresciuta nel tempo: se nel 2010 sono stati 1500 gli studenti e i laureati che hanno preso parte al Career Day Bicocca, nel 2013 la cifra è raddoppiata. Trend in crescita anche per le aziende che partecipano al Job Bicocca che sono passate da circa 40 a circa 60 in un triennio

Ascoltare i bisogni. La formazione del personale   Passi avanti anche sul fronte della formazione. Attraverso le periodiche indagini conoscitive sul benessere organizzativo del personale sono stati messi a punto, nel triennio 2010-2012, interventi formativi mirati. Sono state erogate 28 ore di formazione in aula per ciascun dipendente, per un totale di 76 giornate di formazione pari a un totale di 532 ore.  L’attività formativa mirata sulle esigenze dei dipendenti prosegue anche nel triennio 2013-2015. È stato progettato un corso di formazione in inglese che partirà a marzo e che è stato pensato per tutto il personale dell’Ateneo. Il corso è strutturato in tre livelli – elementare, intermedio, avanzato – e prevede 40 ore di formazione per ciascun dipendente.

Costi del personale, ISEF e indice di indebitamento per l’anno 2012  Rispetto ai dati di bilancio 2012, il rapporto tra costo del personale e fondo di finanziamento ordinario si è attestato al 61,98 per cento, al di sotto della media nazionale del comparto università. Nello stesso periodo, l'indicatore  di sostenibilità economico-finaziaria (ISEF), cioè il rapporto tra le entrate totali (escluse le entrate per attività di ricerca) al netto degli affitti passivi e le spese di personale si è attestato al 1,22 per cento (si consideri che la soglia ISEF indicata dal MIUR per l’accreditamento dei corsi di laurea è fissata a 1). Il tasso di indebitamento dell’Ateneo nel 2012 è stato del 3,59 per cento (convenzionalmente un indebitamento del 10 per cento viene considerato da banche e enti finanziatori un indicatore di affidabilità).

Le pubblicazioni scientifiche    Il numero delle pubblicazioni scientifiche raccolte all’interno di BOA, Bicocca open archive, sono cresciute negli anni fino ad arrivare, a febbraio 2014, a quasi 40mila. Di queste, 771 sono tesi di dottorato discusse negli ultimi cinque anni. Dal 2009, infatti, l’Università di Milano-Bicocca, unica in Italia, pubblica online le tesi di dottorato, rendendo pubblico un patrimonio di conoscenza rilevante.

Enti controllati       Se si guarda alla distribuzione per tipologia degli enti partecipati, l'Università degli Studi di Milano-Bicocca partecipa a 26 consorzi, 13 associazioni, 9 spin off, 7 società consortili e 6 fondazioni. Nel dettaglio, la distribuzione  per percentuale di partecipazione degli spin off è nel 58 per cento dei casi inferiore o uguale al 5 per cento e nel 42 per cento compresa tra il 6 e il 10 per cento.