Milano, 20 luglio 2009 - Un legame sempre più stretto tra università e mercato. Che diventa un caso di successo. È la storia della collaborazione fra il Corso di laurea in Ottica e optometria della facoltà di Scienze dell'Università di Milano-Bicocca, il primo corso del genere a livello universitario nato in Italia nel 2001, e l'azienda friulana Safilens, leader nel settore delle lenti a contatto.
Nel 2007 Safilens ha commissionato all'Università uno studio per la messa a punto di una metodologia per la misurazione della concentrazione di acido ialuronico nelle lenti a contatto che vengono utilizzate da quanti hanno una scarsa o difficoltosa lacrimazione. La ricerca, che a giugno è stata anche pubblicata dalla rivista Contact Lens & Anterior Eye del British Contact Lens Association, ha permesso in breve tempo all'azienda di produrre e commercializzare un nuovo tipo di lenti a contatto che consente di avere una lacrimazione ottimale.
«Quando abbiamo attivato ilo corso nel 2001 - dice il professor Antonio Papagni, coordinatore del corso di laurea in Ottica e optometria dell'Università di Milano-Bicocca - il panorama della formazione ottica in Italia si fermava all'istruzione superiore di tipo professionale con un divario enorme rispetto ad altri paesi europei nei quali la ricerca sull'ottica era molto sviluppata. Con l'istituzione del corso, seguita dopo qualche anno anche da altri atenei, abbiamo contribuito ad avviare un processo di recupero del divario. Per questo motivo, sin dall'inizio il rapporto con le aziende è stato molto importante e sempre più frequente. Le competenze del corso di laurea sono state messe al servizio dell'ottica-optometria».
Oggi le università italiane dove è stato attivato un corso in Ottica-optometria sono sette, ma l'esperienza dell'Università di Milano-Bicocca è stata avviata in uno scenario pionieristico nel quale la ricerca e lo sviluppo di innovazione nel campo erano totalmente assenti. Ma, più di tutto, erano assenti i contatti tra aziende e università: «All'inizio - ricorda Papagni - le aziende nemmeno sapevano che cosa venisse fatto in università nell'ambito dell'ottica e della contattologia. D'altro canto, anche noi siamo riusciti, almeno inizialmente, a stabilire i nostri rapporti con le aziende grazie a docenti esterni che avevano conoscenza della realtà produttiva. Oggi siamo noi gli interlocutori diretti delle aziende che ci contattano sempre più spesso».
Il risultato di questa collaborazione ha portato benefici oltre che al mercato e ai consumatori anche agli studenti del corso ai quali viene messa a disposizione la possibilità di svolgere il tirocinio presso le più importanti aziende del settore ottico-optometrico italiano.
Opportunità che paga, visto che i dati della ricerca Stella-Cilea (2005/2006) sull'occupazione dei laureati dicono che gli studenti del corso di Ottica dell'Università di Milano-Bicocca trovano tutti lavoro entro sei mesi dalla laurea.
Il team che ha sviluppato la metodologia per la misurazione della concentrazione di acido ialuronico, permettendo alla Safilens di produrre il nuovo tipo di lenti a contatto per chi ha problemi di "occhio secco", è composto dagli studenti Matteo Fagnola e Marco Paolo Pagani, dalla ricercatrice Silvia Tavazzi del dipartimento di Scienza dei Materiali e dai professori Antonio Papagni e Silvio Maffioletti.