Genetica e medicina preventiva. Quale contributo?

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Martedì, 3 Giugno 2008

Milano, 3 giugno 2008 - L'Università di Milano Bicocca, il Consorzio per la Genetica Molecolare Umana, e Labco Diagnostics organizzano il convegno PreMed 2008, Il contributo della Genetica alla Medicina Preventiva.

L'evento, accreditato IFCC (International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine) ed EMA (European Medical Association) e in accreditamento ECM, si terrà presso l'Università di Milano Bicocca a Monza (Edificio U8, Aula Magna, Via Cadore, 48) venerdì 6 e sabato 7 giugno 2008.

L'obiettivo del convegno è quello di fare il punto sullo stato dell'arte relativo alle conoscenze delle basi genetiche di comuni fenotipi di importanza biomedica in vari ambiti (neurologico, cardiovascolare, medicina del lavoro), delle sfide aperte nella ricerca e delle ricadute attuali e future in ambito clinico, etico ed economico.

Numerosi i relatori, provenienti da tutto il mondo, che porteranno contributi multidisciplinari sulla materia. Fra questi: Jarlath Ffrench-Mullen (GeneLogic, Stati Uniti), Frédéric Eberlé (Roche Diagnostics, Francia), Martin Crockard (Randox Laboratories, Irlanda), Ralf Dechend (University of Berlin-Charite, Germania), Vincenzo Costigliola (European Medical Association, Belgio), Miquel Mira, (Transports Metropolitans de Barcelona, Spagna) Andrea Biondi (Università di Milano Bicocca), Iris Grossman (GlaxoSmithKline, Stati Uniti).

La prima sessione del congresso si focalizzerà sul contributo della Genetica alla definizione delle relazioni tra comuni variazioni della sequenza del genoma (polimorfismi) e la predisposizione alle malattie. Questo approccio ha aperto la porta all'identificazione della complessa struttura genetica che definisce la suscettibilità allo sviluppo delle malattie complesse. Negli ultimi anni sono stati numerosi i progressi nella comprensione delle basi genetiche di alcune patologie, ma in altri casi i risultati sono stati meno rilevanti ed in altri ancora, deludenti. Obiettivo del Convegno è infatti anche quello di mettere in luce le sfide e le difficoltà che la ricerca deve affrontare per ottenere una più completa descrizione della architettura che definisce la suscettibilità genetica dei tratti biomedici più comuni nella speranza di poter un giorno trasferire queste informazioni nella pratica clinica.

Sulla base del panorama tracciato dalla prima serie di lavori, si aprirà il dibattuto scenario della farmacogenomica. Individuare farmaci innovativi di elevato valore terapeutico è una priorità imprescindibile tanto dell'industria farmaceutica quanto della sanità pubblica, un'esigenza che si scontra però con l'alto costo dei farmaci biotecnologici. Dall'altra parte, esiste la possibilità di ottimizzare la terapia e migliorarne l'efficacia attraverso la definizione dell'assetto genetico individuale responsabile di una parte della variabilità di risposta ad alcuni farmaci. Alcune evidenze in questo senso sono già presenti in campo oncologico e stanno emergendo in diverse altre aree terapeutiche.

In conclusione si affronteranno i risvolti economici (ed etici) relativi allo sviluppo dei nuovi farmaci e alla possibilità di somministrare farmaci personalizzati, in grado cioè di attivarsi in maniera estremamente mirata sul singolo paziente e della gestione degli strumenti preventivi, che diventano maggiormente efficaci se basati sulla conoscenza della predisposizione genetica dell'individuo a certe patologie.

«L'Università di Milano Bicocca e il Consorzio per la Genetica Molecolare Umana sono stati onorati di collaborare all'organizzazione di questo evento - affermano i professori Andrea Biondi e Alberto Piperno, rispettivamente Presidente e Direttore del Consorzio. - Si tratta di un evento importante nel corso del quale si confronteranno la realtà accademica e quella della ricerca in campo genetico, senza tralasciare le ricadute applicative sui vari fronti della clinica: a livello del singolo paziente, ma anche in contesti collettivi quali medicina del lavoro e sanità pubblica».

Eric Souetre, presidente di Labco Diagnostics, ha evidenziato come il convegno PreMed sia «il risultato di una interessantissima collaborazione scientifica tra colleghi e accademici biologi e clinici, operatori del settore della diagnostica in vitro, ricercatori di aziende farmaceutiche e fornitori di servizi sanitari. L'obiettivo di questo confronto resta quello di evidenziare gli elementi necessari ad un significativo miglioramento nella cura dei pazienti e nei servizi resi dagli operatori di sanità».

Università degli Studi di Milano BicoccaFondata nel 1998 l'Università di Milano Bicocca si è caratterizzata in soli dieci anni come uno degli Atenei più qualificati in Italia sia per l'offerta formativa che la ricerca. La sede dell'Ateneo è nell'area Nord di Milano e a Monza per quanto riguarda i corsi di laurea dell'area sanitaria. E' costituito da 8 Facoltà e 21 dipartimenti con un numero molto elevato (72) di corsi di tutti i livelli cui si aggiungono più di 100 corsi di alta formazione tra cui 30 dottorati, 18 master di I livello, 7 master di II livello, 33 scuole di specializzazione e 18 corsi di perfezionamento. Con 30.000 studenti e 7000 matricole circa, 5850 laureati di cui 650 di secondo livello, l'Università di Milano-Bicocca è il terzo ateneo lombardo.

Consorzio per la Genetica Molecolare UmanaFondato nel 2002 dall'Università degli Studi di Milano Bicocca, CAM Centro Analisi Monza e Fondazione Tettamanti, il Consorzio persegue obiettivi sia di ricerca sia applicativi. I due scopi prioritari dell'ente sono, infatti, lo sviluppo tecnologico e un'adeguata informazione sui test genetici e sul loro impiego diagnostico. Il Consorzio offre inoltre a strutture sanitarie pubbliche e private, laboratori, medici, pazienti e centri di ricerca servizi in tutte le branche della diagnostica molecolare.

LabcoLabco è un gruppo diagnostico medico con sede a Parigi e Bruxelles, che opera in Francia, Spagna, Italia e Germania. Fondato nel 2002 da professionisti del mondo della sanità, l'ambiziosa strategia di crescita del gruppo si fonda sull'integrazione con laboratori indipendenti e strutture diagnostiche in Europa. La rete comprende 203 laboratori e oltre 3.800 dipendenti, in grado di servire più di 6 milioni di pazienti all'anno. Labco ha raggiunto un dato di vendite proforma di circa 240 milioni di Euro nel 2007.