I laboratori diventano teatro. Una rappresentazione conclude il progetto Lauree Scientifiche con l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla formazione scientifica

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Giovedì, 21 Maggio 2009

Milano, 21 maggio 2009 - Si è concluso oggi, con una rappresentazione teatrale realizzata da un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Albert Einstein di Milano, il progetto "Lauree Scientifiche" della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Milano-Bicocca.

 

L'attività di laboratorio teatrale ha permesso a tutti gli studenti che hanno partecipato all'iniziativa di mettersi nei panni dei ricercatori e di prendere confidenza, rompendo quel tradizionale timore reverenziale che circonda i corsi di studio delle facoltà scientifiche, con la vita reale di un ricercatore. L'esperienza in laboratorio ha permesso ai giovani studenti delle scuole superiori di conoscere in modo pratico l'attività, gli impegni e le esperienze che da futuri studenti universitari affronteranno quotidianamente.  Considerati i risultati e l'entusiasmo si può dire che l'esperimento sia riuscito pienamente: «La vita di laboratorio - spiegano il professore Ugo Cosentino, responsabile del Progetto Lauree Scientifiche per l'area chimica, e la dottoressa Simona Binetti, responsabile del Progetto per Scienza dei Materiali -  E' una parte importante nella vita degli studenti della Facoltà di Scienze. E riserva, com'è stato verificato in prima persona degli studenti nel corso di questa esperienza, anche molti aspetti creativi e divertenti. Insomma, quello che vogliamo dire agli studenti è che la scienza non è qualcosa di inaffrontabile, fatta sola di formule e calcoli, ma può essere anche un'esperienza molto viva e interessante. Senza contare-concludono- che le possibilità di lavoro per un laureato scientifico sono molto ampie».

 

Oggi pomeriggio gli studenti del liceo scientifico Albert Eistein hanno recitato sul palco dell'Auditorium dell'Università di Milano-Bicocca  un testo inedito creato da loro stessi e intitolato La scienza imperfetta degli uomini

Tre uomini, tre teorie. Galileo, Newton e Darwin. Tre storie che dimostrano come il dissenso stimoli la creatività e sia garanzia di libertà. Un percorso per sperimentare come la disputa sia un confronto prima di tutto con se stessi, l'insicurezza, il dubbio, l'ostinazione o la rinuncia, le ragioni morali e umane di una scelta, il peso di una scoperta.