Milano, 15 settembre 2008 - Per quattro mesi hanno lavorato come veri e propri consulenti misurandosi con la soluzione concreta di problematiche imprenditoriali proposte da sette aziende che aderiscono a Confindustria Monza e Brianza. Questa mattina, proprio presso la sede monzese di Confindustria, i neo laureati in Scienze dell'organizzazione della facoltà di Sociologia dell'Università di Milano-Bicocca hanno presentato i lavori svolti.La collaborazione fra studenti e aziende è stata realizzata nell'ambito del Laboratorio d'impresa, un'iniziativa progettata e coordinata dai docenti dell'area aziendale della facoltà di Sociologia dell'Università di Milano-Bicocca e dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Monza e Brianza.Si tratta di una collaborazione di successo, come hanno spiegato con soddisfazione gli organizzatori, nata come un "patto" fra giovani industriali, docenti e studenti dei corsi di area aziendale della facoltà di Sociologia di Milano-Bicocca, che ha già dato ottimi risultati per gli studenti e per le imprese coinvolte e che per questo sarà ripetuta anche l'anno prossimo, come ha anticipato l'ingegner Paolo Crippa, vice presidente ai Rapporti Interni del Gruppo Giovani di Confindustria Monza e Brianza e responsabile delle attività formative.
«Il Laboratorio d'impresa - ha spiegato il professor Fabio Corno, coordinatore del corso - è un'esperienza pressoché unica nel panorama universitario italiano. Spesso le imprese lamentano un'eccessiva distanza fra il mondo accademico e quello dell'impresa: il nostro laboratorio offre una valida risposta a tale critica creando un contesto che facilita le collaborazioni e lo scambio fra i due contesti. Ciò permette agli studenti di toccare con mano che cosa significa fare azienda e alle imprese di fornire i contenuti che possono integrare la preparazione degli studenti e venire in contatto con le risorse che contribuiranno alla loro crescita domani».
«Il giudizio, a conclusione di questa prima esperienza di Laboratorio d'impresa - ha osservato il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Monza e Brianza, Matteo Parravicini - è senza dubbio positivo, sia da parte nostra, che abbiamo fatto da sostenitori del progetto, che da parte delle imprese che hanno realizzato i progetti con gli studenti. A consuntivo, abbiamo avuto l'opportunità di far incontrare le nostre imprese con un gruppo di studenti preparati e pronti a mettersi in gioco per provare sul campo le conoscenze apprese nel corso degli studi. E direi, a questo proposito, che ci sono riusciti: sono stati infatti raggiunti risultati di qualità. Ci auguriamo di aver trasmesso loro il senso dell'impresa, del raggiungimento degli obiettivi e del lavoro in team come momento di fusione delle diverse competenze. Il valore del progetto risiede proprio nell'aver potuto sperimentare una didattica 'interattiva', con un continuo interscambio e processo di verifica fra la teoria appresa in università e la pratica concreta in azienda. Iniziative di questo tipo aiutano a migliorare la 'sincronia' fra mondo del lavoro e università, tra le figure professionali che vengono formate e quelle che realmente servono alle imprese. Anche la risposta delle aziende associate a questa 'sollecitazione', che abbiamo rivolto loro per la prima volta, è stata buona e ciò testimonia l'apertura del tessuto industriale del territorio alla fattiva collaborazione con la scuola. E' stata un'esperienza positiva e sicuramente da ripetere».
Molto ampia la gamma di "casi" coi quali si sono cimentati gli studenti. Si va dal lancio di un nuovo prodotto, alla gestione di un trattativa, al cambio di un assetto organizzativo, alla definizione e stesura di accordi di collaborazione. Gli stessi studenti, che nel corso del Laboratorio hanno lavorato in gruppi di due o tre, hanno raccontato come sono riusciti a risolvere i "casi" aziendali ai quali si sono dedicati.
«E' stata sicuramente l'esperienza più interessante che l'università avesse mai potuto propormi, non solo per la messa in pratica delle conoscenze acquisite in questi anni, ma soprattutto perché mi ha permesso di comprendere almeno in parte le aspettative delle imprese verso il servizio di consulenza e il conseguente approccio da utilizzare per soddisfacimento della loro domanda», ha raccontato Federico De Piccoli, 24 anni, che ha sviluppato un progetto di internazionalizzazione del mercato verso i Paesi baltici per la Snoline, azienda di Trezzo sull'Adda che produce sistemi per la segnaletica orizzontale.
Marina Dominici, studentessa e lavoratrice alla seconda laurea che ha seguito un'analisi di mercato nel settore IT per la AAPS, ha detto: «Per chi, come me, studia e lavora, partecipare al Laboratorio d'Impresa ha significato confrontarsi con una realtà professionale differente. Molto stimolante il confronto con gli aspetti innovativi del progetto che ho seguito. Particolarmente formativo è stato strutturare la metodologia di lavoro insieme alla società committente, modulando gli obiettivi in base ai tempi e alle risorse disponibili. Inoltre, per rendere più fluido il lavoro, è stato essenziale instaurare rapporti umani e relazionali che andassero al di là del contesto formale, abbattendo così barriere procedurali e gerarchiche».
Le aziende associate a Confindustria Monza e Brianza che hanno aderito con entusiasmo all' iniziativa, proponendo progetti interessanti e sfidanti per gli studenti, sono: AAPS , Brianza Plastica, Columbus Logistics, Eurocontrolli, Omersub, Snoline e Tecnotapes.
Gli obiettivi del Laboratorio d'impresaCiascuna delle aziende che ha partecipato al Laboratorio ha individuato alcune tematiche di specifico interesse, così da attivare sulle stesse in un primo momento la testimonianza dell'imprenditore e, in seguito, un progetto sul campo che ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti sul tema di interesse aziendale. A luglio, infine, gli studenti hanno presentato all'imprenditore e ai suoi manager una relazione finale con soluzioni concrete, proprio come fossero consulenti esterni che hanno ricevuto un incarico.Ad affiancare gli studenti nel rapporto con le aziende e nella stesura dei business plan, oltre ai responsabili del progetto, Fabio Corno, professore associato di Economia aziendale ed Elisabetta Marafioti, ricercatrice di Economia aziendale, anche tutor qualificati con molti anni di esperienza in aziende italiane e internazionali.Gli obiettivi individuati e raggiunti, come hanno dimostrato le testimonianze di questa mattina, da Università di Milano-Bicocca e Confindustria Monza e Brianza col progetto Laboratorio d'impresa sono stati differenziati per gli studenti e le imprese. Dal punto di vista degli studenti vi sono l'integrazione dell'offerta formativa di base, la possibilità di sviluppare competenze e abilità aggiuntive, rispetto a quanto appreso in aula, l'opportunità di condividere le esperienze degli imprenditori, il contatto con le aziende con l'opportunità di selezione diretta.Dal punto di vista delle imprese sono centrali il contatto diretto con i laureandi in Scienze dell'Organizzazione che si sono attivati su progetti di interesse specifico delle imprese stesse e la possibilità di effettuare una selezione "sul campo" dei migliori studenti.