Milano, 15 novembre 2007 - Si può essere giusti sotto il terrore? Come si manifesta il coraggio civile in situazioni di conflitto armato? E qual è la memoria che rimane nel corso del tempo nelle comunità e nel tempo attraverso le generazioni? Se ne discute giovedì 15 novembre (Edificio U6, Aula 5 e Aula 4, Piazza dell'Ateneo Nuovo, 1), dalle 9.30 alle 18.00, nel corso della conferenza internazionale "Memoria del bene e percorsi di riconciliazione", organizzata all'Università degli Studi di Milano-Bicocca in collaborazione con GA.RI.WO (Gardens of the Righteous Worldwide).
L'obiettivo consiste nel comprendere quali siano i possibili strumenti per riportare la pace in società lacerate da conflitti armati e costruire democrazie stabili, eque e rispettose. Come spunti di riflessione verranno prese le guerre jugoslave di fine Novecento e in particolare il caso bosniaco. Ne discutono, tra gli altri, Svetlana Broz (fondatrice e direttrice dell'Associazione Gariwo di Sarajevo), Marina Calloni, Tatjana Sekulić, Gabriele Nissim, Carmen Leccardi, Elena dell'Agnese, Sante Maletta, Barbara Bracco, Anna Cataldi, Vincenzo Matera, Bernard Gbikpi, Raffaele Mantegazza, Giancarlo Bosetti.
Nel corso della conferenza verranno proiettati due filmati inediti in Italia: Non voglio andare in guerra contro di te, documentario del 2002 di Dragan Cirjacović della Televisione B92 di Belgrado e Workshop sul coraggio civile, documentario del 2006 dell'inglese David Halliday. In conclusione dei lavori, verrà rappresentata la lezione-spettacolo La banalità del male, adattamento di Paola Bigatto dall'opera di Hannah Arendt.
Il convegno è aperto al pubblico e ad ingresso libero.