Il mercato cinese: una nuova opportunità per le imprese locali

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Mercoledì, 2 Febbraio 2011

Milano, 2 febbraio 2011 - Costruire una rete operativa tra gli attori coinvolti, ricercare nuove opportunità e risorse per le imprese locali, incentivare e sostenere l’apertura verso nuovi mercati. Questi i principali obiettivi del Protocollo d’Intesa che hanno firmato oggi l'Università degli Studi Milano-Bicocca, il Comune di Cinisello Balsamo e la Fondazione Italia Cina.

La Cina è il primo destinatario di investimenti diretti esteri e questo indica l’interesse delle realtà internazionali verso il paese asiatico e le grandi opportunità che presenta. Sono diverse le aziende sul territorio che nel corso di questi ultimi anni hanno sviluppato rapporti di lavoro e relazioni commerciali con la Cina. Solo a Cinisello Balsamo sono presenti circa 4.600 aziende di medie e piccole dimensioni che possono cogliere nel mercato cinese una possibilità per garantire lavoro e sviluppo.

«L’idea di promuovere un accordo – dichiara il sindaco Daniela Gasparini - nasce dalla necessità di individuare nuove strategie e strumenti di approccio al mercato del lavoro che si presenta sempre complesso in questo periodi di crisi economica. Le difficoltà si affrontano aggredendo il mercato. Il Comune in questi casi può fare poco per lo sviluppo economico. Dunque, la programmazione strategica, il coordinamento tra istituzioni pubbliche ed enti privati possono rappresentare una risposta e un valido servizio alle piccole e medie imprese che proprio per le loro dimensioni incontrano maggiori difficoltà ad essere competitive nei processi di internazionalizzazione».

Con questo accordo i tre partner si impegnano a promuovere una serie di iniziative anche in collaborazione con altre realtà presenti sul territorio quali Afol Nord Milano (Agenzia per la formazione e orientamento al lavoro), Bic la Fucina (Business Innovation Centre) realtà non profit che sostengono lo sviluppo imprenditoriale nell’area metropolitana milanese, e il Museo di Fotografia Contemporanea.

Cesare Romiti, presidente della Fondazione Italia Cina, ha dichiarato: «Sono convinto che questo innovativo modello di lavoro sarà di grande utilità per le aziende del territorio del Nord Milano. La Fondazione Italia Cina da sempre si impegna per favorire le attività delle imprese italiane in Cina e i rapporti tra i due Paesi. La formazione e le attività seminariali attuate in collaborazione con le realtà del territorio permetteranno alle imprese una più efficace comprensione della Cina e del suo mercato, condizione indispensabile per la buona riuscita delle attività sul mercato cinese».

«L’internazionalizzazione - ha detto Susanna Mantovani, prorettore vicario dell’Università di Milano-Bicocca – è un’area strategica per il nostro Ateneo. In particolare, stiamo investendo molto sulla Cina sia aderendo a programmi come  il Marco Polo, sia sviluppando iniziative come la Winter School “Discovering the Old Continent”, che proprio in questi giorni accoglie cento studenti cinesi dell’Università di Chong Qing, sia perché abbiamo attivato corsi di lingua cinese aperti ai nostri studenti. In questo modo vogliamo contribuire al rafforzamento delle relazioni e delle opportunità di crescita del territorio in cui siamo integrati».

Al momento tre i possibili ambiti di intervento: la formazione, l’attività seminariale attraverso workshop settoriali e possibili missioni in Cina per gruppi selezionati di imprese, l’arte e la fotografia attraverso la promozione di corsi di lingua e cultura cinese, esposizioni di fondi fotografici di valore raccolti dalla Fondazione Italia Cina e dall’Istituto Italo-cinese.

 

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