Milano, 17 gennaio 2011 - Ogni italiano trasforma in spazzatura 600 euro di alimenti all’anno. Comportamenti scorretti che hanno ripercussioni economiche e ambientali. Eppure il 56% degli intervistati manifesta attenzione per il rispetto dell’ambiente, ma solo il 24% dichiara di essere pronto ad intraprendere nuovi stili di vita che possano incidere positivamente nella lotta allo spreco alimentare.
Sono questi alcuni dei dati emersi da un sondaggio sugli sprechi alimentari promosso dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Legambiente Lombardia, Prothea e FEM2-Ambiente, spin off dell’Ateneo. L'inchiesta condotta su oltre 4000 cittadini è una delle tappe del progetto “Ridere in Casa” nato con lo scopo di ridurre gli sprechi domestici e tutelare i consumatori. Cosa significa infatti che un cibo scade? Quali sono gli obblighi di legge e quali invece le componenti biologiche che possono deteriorare un prodotto agroalimentare?
Per rispondere a queste domande gli ideatori del progetto hanno avviato una serie di studi presso lo ZooPlantLab dell’Università che hanno portato alla redazione di una guida critica al consumo e ad organizzare incontri per discutere su come trasformare lo spreco in risorsa, educare a un consumo sostenibile e far conoscere l’importanza del cibo e dell’acqua. Verranno proposte inoltre nuove soluzioni per la conservazione dei prodotti freschi e sistemi alternativi di distribuzione.
Il primo incontro si terrà mercoledì 19 gennaio 2011 dalle 18.00 presso l'enoteca “Ligera” in via Padova, 133. Durante la serata i protagonisti del progetto, finanziato con il contributo della Regione Lombardia, spiegheranno il senso di Ridere In Casa e renderanno noti i dati emersi dal sondaggio on-line elaborato dal Dipartimento di Sociologia dell'Università Bicocca.
“Abbiamo creduto in questo progetto che ci è stato proposto dall'Università di Milano-Bicocca perchè va nella direzione che la nostra associazione sta seguendo da anni – dichiara Lorenzo Baio di Legambiente Lombardia - ovvero quello di una maggiore conoscenza, da parte di tutti i cittadini, delle origini degli sprechi di cibo e acqua che può portare finalmente a dei cambiamenti radicali nei comportamenti. Per questo ci teniamo a collegare Ridere in Casa con altri progetti e campagne innovative che stanno emergendo nella realtà milanese”.
Durante gli incontri, quindi, si parlerà anche del “Buono che avanza”, campagna dell'associazione Cena dell'Amicizia per diminuire gli sprechi di cibo nei ristoranti e di Imbrocchiamola, la campagna ambientalista che ha riscosso tanto successo tra i ristoranti milanesi che oggi servono, a chi ne fa richiesta, acqua del rubinetto in brocca. Grazie a questo progetto infatti, solo nel capoluogo milanese, sono state risparmiate oltre 835 mila bottiglie di plastica all'anno.
Altro tema importante è quello legato alla qualità dell’acqua distribuita nella rete idrica cittadina. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di fornire ai consumatori i mezzi per conoscere meglio questa risorsa, la sua qualità e caratteristiche ed incentivarne un uso rispettoso alternativo a quello.