Stili di vita e di consumo, i dati dell’indagine all’Università di Milano-Bicocca

Giovedì, 22 Ottobre 2020

Migliorare gli stili di vita di studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo, partendo dalla rilevazione delle loro abitudini e dei loro bisogni, attraverso un approccio multidisciplinare. L’Università di Milano-Bicocca compie un altro passo in avanti nella direzione di un miglioramento della qualità della vita della comunità dell’Ateneo.

Ieri mattina (mercoledì 21 ottobre) la presentazione dei dati dell’indagine “Stili di vita” condotta dal gruppo BASE - Bicocca Ambiente Società Economia ha fatto da prologo ad una tavola rotonda in cui sono state individuate le linee lungo cui muoversi nell’immediato futuro.

Uno degli aspetti “indagati” attraverso il questionario a cui hanno risposto circa novemila persone è quello relativo ai comportamenti alimentari. Ed è emerso che le donne hanno una dieta più varia nella quale sono presenti spesso frutta e verdura. Tra gli uomini, invece, prevale il consumo di insaccati, carne e uova. Le donne, soprattutto le più giovani – studentesse e assegniste di ricerca –, manifestano una tendenza al sottopeso (15%); gli uomini al sovrappeso (17%) e all’obesità (3,3%), ma si tratta di percentuali contenute rispetto alle medie nazionali. Significativi anche i dati relativi all’esercizio fisico: il 43,9% degli intervistati non lo pratica mai, il 34,6% lo fa una o due volte a settimana e il 21,5% più di due volte a settimana. Le percentuali si riducono drasticamente quando si parla di attività sportiva: il 73% degli intervistati non la pratica mai. Le motivazioni sono legate soprattutto agli impegni di studio o di lavoro (76,6%), meno a motivi economici (25,3%) o a impegni familiari (14,8%).

Per quanto riguarda le abitudini relative al fumo e al consumo di alcolici, l’indagine ha evidenziato dati più bassi o sostanzialmente in linea con quelli nazionali. La prevalenza di fumatori in Bicocca – ad esempio – è pari al 15,3% mentre la media italiana è del 19% e il dato si mantiene basso (15,2%) anche nella fascia di età 20-24 anni in cui a livello nazionale la percentuale sale al 27,7.

Ad illustrare il quadro generale in cui si inserisce l’indagine e i suoi risultati sono stati – dopo i saluti della rettrice Giovanna Iannantuoni e di Livia Pomodoro, rappresentante dell’Università di Milano-Bicocca ai tavoli di indirizzo istituzionali in materia di sostenibilità – il delegato della Rettrice alla Sostenibilità Matteo Colleoni, Patrizia Steca, Mario Boffi e Massimiliano Rossetti, membri del comitato scientifico di BASE, il responsabile del Servizio medico competente Michele Riva e i componenti del gruppo di lavoro Stili di Vita Francesco Zanatta e Michael Belingheri. Coordinati e sollecitati dal direttore generale Loredana Luzzi, alla tavola rotonda hanno preso parte anche il prorettore alla Didattica Maurizio Casiraghi, il presidente del Centro di Ricerca BEST4FOOD Massimo Labra e la delegata della Rettrice per lo Sport Universitario Lucia Visconti Parisio. I risultati della ricerca sono stati infine commentati da Cristiana Capotondi, attrice e dirigente sportiva, testimonial per la sostenibilità di Milano-Bicocca.

«Bicocca – ha spiegato – la professoressa Steca – si è già attivata in molti settori, come ad esempio quello dell’alimentazione. Sempre partendo dai risultati di un'indagine, a mensa abbiamo puntato sul nudging dei consumi per indirizzare le scelte degli utenti e dopo alcune settimane abbiamo registrato un aumento significativo nella scelta di cibi salutari». «Per migliorare gli stili di vita di docenti, ricercatori, studenti e personale – ha affermato il professor Colleoni – c’è bisogno di una migliore organizzazione del tempo. Va data la possibilità di inserire lo spazio da dedicare all’esercizio fisico e alla pausa pranzo. Con il Bicocca Stadium e con gli interventi previsti nelle mense universitarie, Milano-Bicocca si sta muovendo esattamente in questa direzione».