Mostra fotografica di Margherita Lazzati

4 Marzo 2020 - 3 Aprile 2020
MOSTRA RINVIATA - Il tempo ritrovato. Manifestazioni della libertà religiosa in carcere
Immagine
Libro
EVENTO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI
 
Orari: dal lunedì al venerdì ore 8.00-19.30. Sabato ore 8.00 -13.30. Ingresso libero
Galleria espositiva - Edificio U6, piano terreno
Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano
 
La fotografa milanese Margherita Lazzati frequenta da anni la casa d Reclusione di Opera, la più grande delle 225 carceri italiane, e ha deciso di commentare con le immagini il testo dell’Ordinamento Penitenziario (Legge 354/75) che disciplina l’organizzazione degli istituti di reclusione. 
 
Questa piccola mostra di 14 fotografie in bianco e nero, parte di un progetto più ampio e non ancora concluso, è dedicata in particolare all’illustrazione della corrispondenza tra la realtà in carcere e l’articolo 58, preposto alla disciplina delle “manifestazioni della libertà religiosa”. Le fotografie esposte documentano il libero esercizio della fede e restituiscono con toccante sensibilità un unico affresco di umanità che, attraverso l’espressione della propria fede religiosa, recupera inconsueti spazi di libertà. In carcere donne e uomini, che professano diverse religioni, condividono la medesima esigenza di un dialogo con Dio e il desiderio di un rapporto con i fratelli. Protagonista assoluta di queste fotografie è dunque la persona, sempre in ricerca anche se reclusa. Il carcere, inevitabilmente presente, fa da sfondo alle immagini che ci invitano ad oltrepassare la cinta muraria e ad avvicinarci ad una realtà che è parte integrante della società.
 
In occasione della seconda edizione della Martini Lecture, dedicata ai temi della giustizia e realizzata dal Centro “C. M. Martini” e l’Università di Milano-Bicocca, Marta Cartabia, presidente della Corte costituzionale, e Adolfo Ceretti, ordinario di Criminologia, si confrontano con il magistero di Martini e il suo valore sempre attuale: una giustizia capace di promuovere i valori della convivenza civile, di ricucire rapporti piuttosto che reciderli.
 
La mostra è realizzata in collaborazione con la Galleria l’Affiche di Milano.
 
Informazioni: [email protected] – tel. 0264486668
Margherita Lazzati (Milano, 1953) si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera e si occupa di fotografia fin dagli esordi. Rende organico il suo lavoro dal 2008, ampliandolo per temi in seguito presentati in mostre e pubblicazioni. Anno dopo anno, la relazione di Margherita Lazzati con tematiche legate al sociale si fa sempre più intensa e reciproca, caratterizzando il suo lavoro come un preciso codice di segno e di senso. La ricerca dell’autrice si muove per immagini che nascono con l’intento del reportage sociale, ma cercano di trovare il proprio senso al di là del contesto nel quale sono nate. Dal 2011 affronta con estrema attenzione gli aspetti della vita negli istituti penitenziari. E’ del 2017 la mostra Ritratti in carcere, presentata in più sedi in Italia. Vive e lavora a Milano.