Bicocca Green day 2012: sostenibilità alimentare, quali strategie?

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Giovedì, 24 Maggio 2012

 

Milano, 24 maggio 2012 - La “Sostenibilità lungo la filiera alimentare: produzione, distribuzione, consumo, recupero, fine vita”: questo il tema del Bicocca Green Day 2012, organizzato dall’ufficio Mobility Manager dell’Università di Milano-Bicocca.

Quali vantaggi presenta il ritorno a un’economia locale? Come si riducono gli sprechi e il conseguente danno ambientale? Come scegliamo oggi cosa consumare? Qual è il valore reale del cibo? Alla giornata, coordinata da Sara Gandolfi, giornalista del Corriere della Sera (Sette), hanno partecipato esperti provenienti da diversi settori studio, proponendo dati, ricerche, linee guida educative e concrete, per promuovere una maggiore sostenibilità lungo la filiera alimentare.

Da Daniela Rubino, consigliere nazionale di Slow Food Italia, è arrivato un concreto esempio di produzione alternativa, legata all’economia locale e ai principi di prossimità, sostenibilità, tipicità: il progetto “Mercato della terra”, realizzato alle porte di Milano.

Marco Trevisan, docente di Chimica agraria dell’Università Cattolica di Piacenza, ha proposto l’interessante iniziativa dell’”Etichetta ambientale” per i prodotti alimentari, uno strumento di informazione che può indirizzare il consumatore a uno stile di vita più sostenibile.

Francesco Ossola, Ersaf Regione Lombardia, ha spiegato come promuovere la filiera corta favorisca la diffusione di modalità di produzione sostenibili e di percorsi educativi per migliorare lo stile dei consumatori.

Partendo dai dati sconcertanti, quali “un terzo della produzione mondiale di cibo va sprecata ogni anno”, Matilde Ferretto, docente di Politiche per lo sviluppo rurale dell’Università di Milano- Bicocca, ha analizzato cause, effetti, possibili interventi.

A proposito di sprechi, Massimo Labra, ricercatore di biotecnologie e bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca, ha richiamato l’attenzione sulla differenza tra valore reale del cibo e meccanismi di consumo, illustrando anche esempi di linee educative anti-spreco.

Sonia Cantoni, presidente dell’AMSA, ha presentato le modalità di smaltimento dei rifiuti organici a Milano, con criticità e possibili rimedi.

Terminati gli interventi dei relatori, l’Università di Milano-Bicocca ha presentato i dati e i progetti futuri che testimoniano il suo concreto impegno nel campo della sostenibilità.

Giacomo Magatti del Centro Ricerca Polaris e Mario Boffi, docente di sociologia, hanno illustrato la ricerca “Indicatori ambientali e sociali per un percorso di sostenibilità nell’Università di Milano-Bicocca”. Grazie alla tecnica Carbon footoprint (impronta di carbonio) è stata misurata la sostenibilità ambientale di un edificio dell’ateneo, sia in termini di consumi e impianti strutturali (energia, acqua, rifiuti), sia in termini di comportamenti del personale. In base ai dati raccolti sono state  delineate linee guida utili a ridurre l’impatto ambientale nei prossimi anni.Da un punto di vista sociologico, Boffi ha spiegatao come si sia dimostrato importante – e più efficace - non imporre comportamenti, ma piuttosto informare. Il singolo deve sapere quali comportamenti determinano e in che misura una riduzione di impatto ambientale, per poi fare la sua scelta.

Con il progetto Gjusti Green jobs finanziato dalla Fondazione Cariplo, l’Università persegue inoltre l’impegno educativo alla sostenibilità diffuso sul territorio, come ha illustrato Luca Stanca, docente della Facoltà di Economia.

Infine, perché il Green day sia un evento del tutto verde, l’Ufficio Mobility Manager di Milano-Bicocca ha deciso di compensare le emissioni relative all’evento (energia consumata e spostamenti dei relatori) e conclude la giornata con la piantumazione di un albero.

Durante lo svolgimento del Green day, l’Amsa ha garantito la presenza in Viale dell’Innovazione (angolo Padre Beccaro), di un Centro Ambientale Mobile (CAM) per la raccolta differenziata di piccoli elettrodomestici, cellulari, pile, cartucce e toner, bombolette spray, legno e altri imballaggi come cartone, vetro, plastica e metalli.