Climate change

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L’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 è Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.

La crisi climatica provocata dall’uomo impone un’immediata transizione in senso ecologico nelle nostre economie, nelle nostre società e anche nei nostri stili di vita.

In questo contesto, le Università sono chiamate a guidare l’intera società nelle azioni di decarbonizzazione, tramite la ricerca e la formazione, agendo al contempo anche sulle proprie strutture in una logica di «buon esempio».

Stato di fatto

  • Calcolo dell’inventario delle emissioni di gas serra delle attività dell’Ateneo;
  • Sviluppo di linee guida comuni per la realizzazione degli inventari delle emissioni di gas serra degli Atenei italiani;
  • Riduzione delle emissioni dirette tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile e il miglioramento dell'efficienza energetica delle utenze;
  • Riduzione delle emissioni indirette legate all'acquisto di elettricità proveniente da 100% di fonti rinnovabili, riscaldamento e raffreddamento da teleriscaldamento, conversione a sistemi più efficienti e sistemi di illuminazione a LED in tutto il campus;
  • Redazione di un piano di mobilità sostenibile che incoraggia il trasporto pubblico, la bicicletta e gli spostamenti a piedi per ridurre le emissioni;
  • Aderenza a programmi di riduzione e riciclaggio dei rifiuti;
  • Aderenza dei contratti di servizi esterni e forniture ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) (come da legge italiana ed europea) nel rispetto degli standard di sostenibilità imposti;
  • Comunicazione e formazione della popolazione universitaria a comportamenti sostenibili.

Obiettivi

  • Calcolo annuale della Carbon Footprint: calcolo dell’intensità carbonica per singolo utente di Bicocca (studenti e personale) come strumento di comunicazione per stimolare comportamenti sostenibili;
  • Sviluppo del Piano per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici di Ateneo.

La prima azione fondamentale del carbon management è quella di quantificare e analizzare la carbon footprint (impronta di carbonio), le emissioni di gas serra generate dalle attività dell’Ateneo ovvero la responsabilità emissiva verso i cambiamenti climatici in atto. Viene quantificato così l’inventario delle emissioni di gas serra dell’Ateneo, base fondamentale per tutte le azioni di riduzione emissiva, di mitigazione e di adattamento.

Climate City Contract e il Ruolo dell'Università di Milano-Bicocca

Il Climate City Contract (CCC) fa parte del più ampio impegno di Milano verso la neutralità climatica entro il 2030, in linea con la Missione europea 100 Città a Emissioni Zero e Smart Cities entro il 2030. Il CCC è uno strumento strategico per coordinare diversi stakeholder (istituzioni pubbliche, università, aziende private, organizzazioni civili) nella decarbonizzazione dei sistemi urbani e nel rafforzamento della resilienza climatica. Basandosi sul Piano Aria e Clima (PAC) di Milano, il CCC mira a ridurre del 60% le emissioni di gas serra entro il 2030, promuovendo l’efficienza energetica, le infrastrutture verdi e la mitigazione degli impatti climatici. Tra le azioni perseguite, fanno parte processi di rigenerazione urbana sostenibili (MUSA) potenzialmente replicabili in altre aree della città e tra loro integrati da reti e infrastrutture energetiche, del verde e della mobilità, nonché strategie puntuali riferite ai seguenti ambiti:

  • Sistemi energetici: passaggio a pompe di calore, sistemi ibridi, introduzione di BMS (Building Management Systems), installazione di pannelli solari termici/fotovoltaici; acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili con garanzia di origine; adozione di tecnologie più efficienti/efficientamento dei processi, potenziamento rete locale di teleriscaldamento/raffrescamento ecc. 
  • Edifici/ambienti interni: completamento edifici in classe A ad altissima prestazione il cui fabbisogno energetico è coperto con la produzione in situ di energia elettrica (definiti edifici NZEB/ZEB); riqualificazione involucro, sostituzione serramenti, nuovi sistemi di ombreggiamento; rinnovo impianti di illuminazione, introduzione di sensori di presenza/illuminamento; riorganizzazione degli spazi di lavoro, ecc.
  • Mobilità/trasporti: introduzione di piattaforme digitali (e.g. MaaS), installazione di device Internet of Things (IoT); logistica urbana sostenibile: mobility management; facilitazioni e incentivi per l’utilizzo del trasporto pubblico, mobilità attiva, car sharing e car pooling; smart working e modulazione dell’orario di lavoro, etc. 
  • Economia circolare e rifiuti: sistemi efficienti di trattamento rifiuti; sistemi efficienti trattamento di acque; azioni/politiche per la riduzione dell’utilizzo di prodotti monouso: azioni per l’utilizzo di materie prime-seconde e prodotti di riciclo o di origine naturale rigenerabili, ecc.
  • Infrastrutture verdi e Nature-based solutions: riforestazione urbana, nuove piantumazioni, sistemi di recupero idrico, etc. 

La partecipazione di Milano-Bicocca al CCC è un ulteriore passo verso la creazione di una città più resiliente e sostenibile. L’Università, grazie alla sua rete di competenze accademiche e scientifiche, si impegna a supportare l’adozione di politiche innovative e replicabili, con l’obiettivo di influenzare positivamente il comportamento della comunità e di contribuire attivamente alla trasformazione del tessuto urbano.

Questo contratto è parte di un più ampio piano di rigenerazione urbana, che prevede l’attuazione di progetti concreti come la creazione di distretti “carbon neutral”, l’elettrificazione del trasporto pubblico e il potenziamento del teleriscaldamento cittadino. Inoltre, le azioni promosse dal CCC verranno monitorate periodicamente per garantire il rispetto degli obiettivi e l’efficacia delle iniziative intraprese.

La firma del Climate City Contract conferma l’impegno dell'Università di Milano-Bicocca nella costruzione di un futuro sostenibile, attraverso un approccio integrato e collaborativo con le amministrazioni locali e i partner territoriali.

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Climate city contract _prof. Colleoni

In occasione della Green Week, il 27 settembre 2024, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, è stato presentato alla città di Milano il Climate City Contract. Durante l'evento, i 25 firmatari del contratto hanno condiviso le proprie testimonianze e l’impegno verso questo ambizioso progetto. L'Università di Milano-Bicocca, in linea con il proprio approccio olistico alla sostenibilità, ha illustrato il contributo che l’Ateneo offre per accelerare la transizione verso la neutralità climatica. In particolare, Bicocca ha presentato il programma di interventi di rigenerazione del Campus e il loro impatto, con attenzione alla riqualificazione edilizia, alla mobilità sostenibile e all'efficientamento energetico.

L’inventario delle emissioni di CO2 è stato costruito a partire dal 2014 con cadenza biennale. Il lavoro di inventario e di calcolo delle emissioni da parte di Bicocca è diventato parte integrante delle Linee guida operative per la redazione degli inventari delle emissioni di gas serra degli Atenei italiani che il Gruppo di Lavoro Cambiamenti Climatici della RUS ha redatto nel 2019 e aggiornato nel 2023 (Cambiamenti climatici - RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile). Dopo l’interruzione negli anni della pandemia, l’inventario delle emissioni è stato compilato per il 2023. Per le specifiche si rimanda al Report di Sostenibilità.

Le emissioni totali dell’Ateneo sono aumentate del 9,6% rispetto al 2018. Le politiche di efficientamento degli edifici e degli impianti hanno portato ad una riduzione dell’energia consumata e conseguente diminuzione delle emissioni nonostante il significativo aumento della popolazione. Le emissioni per la gestione dei rifiuti sono in aumento rispetto alle precedenti valutazioni, verosimilmente a causa dell’incremento della popolazione universitaria e di azioni di smaltimento straordinarie contestuali ad una revisione dell’uso degli spazi. La mobilità risulta il fattore emissivo più importante e registra un aumento del 18% rispetto all’anno di riferimento. Influiscono su questo dato l’incremento di popolazione e i cambiamenti di abitudini di mobilità successivi alla pandemia (secondo i risultati dell’indagine 2023 sulla mobilità di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo). Questi dati suggeriscono che la strada intrapresa dall’Ateneo verso l’efficientamento energetico degli edifici e un maggiore utilizzo di risorse rinnovabili consentirà ulteriori significative riduzioni dell’impronta di carbonio negli anni futuri, ma allo stesso tempo evidenziano la necessità di intervenire in modo più incisivo sulle politiche di mobilità.

In collaborazione con il Gruppo di Lavoro Cambiamenti Climatici della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), il gruppo di lavoro si sta impegnando nello sviluppare modalità comuni per la realizzazione di piani per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, affinché tutte le università italiane rispondano in maniera uniforme alla crisi climatica in atto.

“Mitigazione” significa ridurre le emissioni prodotte dalle proprie attività. Azione imprescindibile ma non sufficiente: è necessario anche l’adattamento, ovvero la risposta agli effetti già in atto e a quelli che si verificheranno comunque dato il trend fino ad oggi registrato.

L’Università di Milano-Bicocca ha contribuito nell’ambito del Gruppo di Lavoro Cambiamenti Climatici della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), allo sviluppo delle Linee guida per la realizzazione degli inventari delle emissioni di gas serra degli Atenei italiani, il documento base affinché il calcolo delle emissioni delle università italiane sia fatto con una metodologia comune, che possa rendere confrontabili i risultati.

Per visionare il documento, clicca qui.

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NBFC

Il National Biodiversity Future Center (NBFC) è il primo Centro Nazionale di ricerca e innovazione dedicato alla biodiversità e finanziato dall'Unione Europea attraverso NextGeneration EU, svolge un ruolo chiave nella lotta al cambiamento climatico. Con l’obiettivo di proteggere il 30% del territorio italiano entro il 2030, il Centro promuove la mitigazione climatica attraverso strategie di conservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi.

Clicca qui per maggiori informazioni.

Affrontare il cambiamento climatico richiede lo sviluppo e l’implementazione di sistemi energetici innovativi, capaci di ridurre le emissioni di carbonio e sostenere la transizione verso città sostenibili. In questo contesto, il progetto MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile) rappresenta un’iniziativa chiave per trasformare il panorama dei trasporti e dell’energia in Italia. Integrando tecnologie energetiche moderne, MOST punta a creare un sistema di mobilità verde e digitale in grado di affrontare le sfide ambientali poste dai cambiamenti climatici.

L’obiettivo centrale di MOST è promuovere sistemi di propulsione sostenibile, inclusi quelli elettrici e a idrogeno, progettati per ridurre significativamente le emissioni di gas serra. Questa transizione è supportata dai progressi nella tecnologia delle batterie e nello sviluppo di materiali leggeri che migliorano l’efficienza energetica dei trasporti.

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, partner attivo del progetto MOST, svolge un ruolo cruciale nel favorire queste soluzioni energetiche innovative. L'Università contribuisce attraverso due aree principali:

  1. Mobility as a Service (MaaS): Bicocca sta sviluppando piattaforme digitali che ottimizzano le opzioni di mobilità riducendo consumi energetici ed emissioni. Promuovendo servizi di mobilità condivisa, incentivi per veicoli elettrici e supporto al trasporto pubblico efficiente, l’Università accelera la transizione verso una mobilità sostenibile.
  2. Sistemi di trazione elettrica e tecnologie delle batterie: Bicocca conduce ricerche volte a migliorare l’efficienza dei veicoli elettrici e a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Queste innovazioni sono essenziali per creare sistemi di trasporto più puliti ed efficienti, fondamentali per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Il progetto MUSA gioca un ruolo chiave nella rigenerazione urbana di Piazza della Scienza, una zona centrale di Milano che collega la stazione Greco Pirelli con la fermata Bicocca della linea MM5. Il progetto si concentra sulla rinaturalizzazione di questa zona altamente cementificata, che affronta significative problematiche termiche. Attraverso soluzioni basate sulla natura e gli spazi verdi, MUSA mira a migliorare il comfort climatico e ridurre l’effetto isola di calore urbano. Questo intervento non solo risponde agli obiettivi di sostenibilità, ma ridefinisce l’area come uno spazio di socializzazione, promuovendo la mobilità urbana e l’integrazione delle risorse naturali nelle infrastrutture urbane. La ricerca sulla mobilità connessa a questo progetto permetterà di acquisire informazioni ed esplorare soluzioni per il quartiere.

a cura di Bicocca Sostenibile, ultimo aggiornamento il 03/12/2024